“Di pancia e di cuore” è una mostra che vive nel presente, senza filtri né sovrastrutture. Nasce – come tutte le cose vere – dal disordine buono, dalla pancia e dal cuore, dalla gente che c’è, da chi sente, da chi resta. Nasce da Terni e abbraccia un po’ il mondo. È un progetto che mescola materia, parola, cibo e relazione, trasformando un luogo quotidiano e storico, come la Rosticceria Tonino in un laboratorio di emozioni e linguaggi condivisi. A dar vita a questa esperienza corale sono:
Lo Zoo di Simona – fondamentalmente una creativa contemporanea
CalzuoliLab – Maestro della cartapesta e degli ambient set
Andrea Macciò – artista e parolaio
Alvaro Frezza – visionario e scultore
Antonino Dastoli – avvocato e poeta stilnovista
Con la partecipazione straordinaria del critico Paolo Cicchini
Cinque presenze che intrecciano mondi diversi: arte visiva, poesia, scultura e materia trovano un punto d’incontro nell’affinità e nella verità del gesto. Le parole di Andrea Macciò vengono interpretate e lette da Giulia Rosati, in un dialogo che accompagna le opere come un respiro narrativo.
Durante l’esposizione sono presentati:
-la capsule t-shirt “J’Adore Tonino”, ideata da SaloAlto insieme a Lo
Zoo di Simona
-i libri “Semo nati per Tribolà”, a sostegno dell’Associazione Bruna
Vecchietti ODV,
-i vini de La Palazzola di Stefano Grilli e i supplì di Tonino, per
unire gusto e poesia in un’unica esperienza sensoriale.
-le storiche, anche loro, ciambelle grasse dell’Antico Forno Trequattrini.
L’ambient set porta la firma di CalzuoliLab, l’allestimento è sempre Lo Zoo di Simona, che trasforma lo spazio in un racconto visivo, tra ironia, materia, intimità e forte radicazione territoriale. Terni è bella, la fa da padrona, la si ama; e in questa mostra, tutto questo, è evidente e pulsante.
“Di pancia e di cuore” non è una mostra per convenienza o per denaro, ma per affinità. Una mostra di scappati di casa, forse, ma veri. Come tutte le cose che, a saperle, fanno quasi fastidio —e proprio per questo restano le più belle.













