“Quello che doveva essere un benvenuto per i nuovi servitori dello Stato si è trasformato in una sistemazione di fortuna, più simile a un rifugio d’emergenza che a una caserma. Condizioni degradanti riservate agli agenti dell’ultimo corso assegnati alla Casa Circondariale di Terni, costretti a convivere in un unico ambiente promiscuo, con letti accostati e servizi igienici del tutto insufficienti”.
È quanto denuncia il sindacato umbro della polizia penitenziaria OSAPP.
“Non si tratta solo di una questione di comfort – si legge nella nota di OSAPP – ma di dignità professionale e sicurezza. Le immagini in nostro possesso documentano una realtà in netto contrasto con le promesse istituzionali: spazi riadattati in locali (Palestra/Sala Conferenze) trasformati in camerate dove la privacy è inesistente e il riposo, essenziale per chi svolge turni delicati h24, diventa un’impresa impossibile.
A rendere la situazione ancor più inaccettabile è l’evidente disparità di trattamento che si consuma all’interno dello stesso istituto. Mentre ai neo-agenti viene riservato questo trattamento da “accampamento”, i colleghi del Gruppo Operativo Mobile (G.O.M.), anche loro di stanza a Terni, alloggiano giustamente in camere singole o doppie. Ci chiediamo come sia tollerabile un tale doppio standard: non esistono poliziotti di serie A e di serie B, ma questa gestione sembra voler affermare il contrario, mortificando chi ha appena giurato fedeltà alla Repubblica.
Ammassare il personale in un unico locale – sostiene ancora OSAPP – con bagni sottodimensionati, non è solo indecoroso: è un rischio operativo. L’impossibilità di recuperare le energie psicofisiche in un ambiente tranquillo e riservato compromette la lucidità necessaria per garantire l’ordine e la sicurezza dell’istituto”.
Di fronte a questo scenario il sindacato ha inviato una formale diffida ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e alle istituzioni locali.
“Non ci limitiamo alla protesta, ma indichiamo la soluzione, logica e immediata: invertire subito l’uso degli spazi.
Esistono già 4 stanze/spogliatoi all’interno della Caserma Agenti che possono essere destinate a camere, restituendo dignità al personale, mentre l’attuale “dormitorio” improvvisato deve tornare alla sua funzione originaria di spazio comune o Palestra/Sala Conferenze.
Attendiamo una convocazione urgente. Fino a quel momento, non smetteremo di dare voce al disagio di chi, ogni giorno, garantisce la sicurezza di tutti”.













