La Rete Umbra per l’Autodeterminazione annuncia che la manifestazione regionale per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne si terrà quest’anno a Terni, il 25 novembre.
Il corteo partirà alle ore 17.30 da piazza Dante Alighieri e attraverserà la città fino a piazza Europa, dove si alterneranno gli interventi delle associazioni della Rete e successivamente saranno letti i nomi delle donne vittime di femminicidio, (considerato) un atto di memoria contro l’indifferenza e il silenzio che spesso avvolgono la violenza maschile contro le donne.
Spazio anche per i diversi contributi artistici, tra cui l’esibizione del Coro della Casa delle donne e la performance dei ragazzi e delle ragazze di Progetto Mandela.
La manifestazione sarà dedicata alla memoria di Ilaria Sula, giovane donna e studentessa universitaria ternana uccisa dall’ex compagno, e a tutte le altre donne vittime di femminicidio nel 2025.
Le loro vite spezzate ci ricordano, in modo doloroso e inequivocabile, che la violenza maschile contro le donne non è un episodio isolato ma il prodotto di una cultura del possesso, del controllo e della punizione, che continua a considerare le donne come proprietà.
Il 25 novembre, in tutto il mondo, donne, femministe, cittadine e cittadini si ritrovano nelle piazze per dire basta alla violenza maschile.
Si tratta di una giornata che parla di libertà, giustizia e democrazia, perché nessuna società può dirsi libera se non lo sono le donne che la abitano.
La violenza contro le donne non è mai un fatto privato: è un problema culturale, politico e sociale che si alimenta nelle disuguaglianze di potere, nei modelli di mascolinità patriarcali e in una cultura che normalizza e minimizza parole e comportamenti sessisti e violenti.
Non solo, la manifestazione regionale del 25 sarà rivolta anche a tutte quelle donne che nel mondo subiscono guerre, occupazioni, genocidi, stupri di massa, violenze armate, violazioni dei diritti fondamentali, limitazioni della libertà di movimento, dell’istruzione e della salute.
Infine, uno degli obiettivi delle associazioni che compongono la Rete Umbra per l’Autodeterminazione è anche quello di affermare con forza che non è più accettabile nel dibattito pubblico e da parte delle istituzioni, un linguaggio che umilia, ridicolizza o trasforma le donne in oggetti o bersagli.













