“La montagna dei debiti, del default finanziario, del collasso politico, dell’azzeramento dell’azione amministrativa , ha partorito veramente il topolino. Mentre Parigi brucia, Di Girolamo suona il violino.”
E’ quanto afferma Marco Cecconi in riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Leopoldo Di Girolamo, nell’incontro con la stampa.
” Mentre Palazzo Spada va a fuoco, sommersa da un disavanzo di cui i ternani ancora ignorano la reale entità (e le conseguenze che ricadranno sulle loro spalle per almeno una generazione) – entità che comunque è nell’ordine delle decine di milioni di euro – aggiunge Cecconi – Di Girolamo ci prende in giro tutti, con una conferenza-stampa che definire ridicola è essere generosi. Solo per parlare d’altro. Per darci a bere che il taglio di qualche assessore – anziché una goccia nel mare del malgoverno qual è – sarebbe un fulgido esempio di rigore ed efficienza. Per dare in pasto all’opinione pubblica – così almeno lui spera – un po’ di gossip sui nomi e le poltrone, sui trombati di ieri e di oggi, giusto per distogliere l’attenzione dai problemi veri .
Peccato per lui e per noi tutti, i problemi veri – quelli del predissesto annunciato – restano intatti e incombono come macigni. E finiranno per stritolare anche le sue debolissime strategie di comunicazione.”
Il Consigliere Regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini ed il referente territoriale Lega Nord Terni, Federico Cini, invitano il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, a rassegnare immediatamente le dimissioni.
“Un primo cittadino che getta la propria città sull’orlo del baratro, indebitandola a dismisura – dicono Fiorini e Cini – e che per l’ennesima volta tenta di salvare la faccia cambiando gran pare degli uomini della sua Giunta, non può continuare a governarla, ma deve ammettere il proprio fallimento e andarsene a casa, chiedendo scusa ai propri cittadini. Il sindaco ha fallito – proseguono – e se ancora non lo ha ammesso, dovrà farlo. Abbiamo intenzione di scendere in piazza chiedendo ad alta voce le sue dimissioni, invitando a partecipare tutte le altre forze politiche di opposizione”.