Non solo un’interrogazione parlamentare per il disastro ambientale provocato dall’Ast ma anche la destinazione del profitto alla bonifica ambientale. È quanto chiedono in una nota i portavoce del Movimento 5 stelle in Senato e in Regione Umbria Stefano Lucidi e Andrea Liberati.
“La legge è chiara – scrivono – se un’azienda causa un disastro ambientale e mentre esegue le proprie attività trae profitti, allora questi ultimi possono essere confiscati e destinati alle bonifiche. Veleni nell’aria e inquinanti nelle acque sotterranee ben oltre i limiti provocati da Ast configurano un disastro ambientale. Senza se e senza ma. Nei giorni scorsi la multinazionale tedesca aveva vantato utili per 98 milioni di euro – proseguono – ma ci chiediamo quale prezzo debba ancora continuare a pagare la città di Terni, perché sono stati accertati veleni e contaminanti sia nell’aria sia nel sottosuolo, ternano”.
Gli esponenti 5 stelle annunciano, quindi, la presentazione di un’interrogazione parlamentare il cui testo sarà inviato alle Procure. “Chiediamo al Ministero per l’Ambiente di attivarsi su Terni per certificare definitivamente lo stato di quei luoghi. E soprattutto riteniamo doveroso che quei 98 milioni di euro di profitti debbano essere restituiti ai ternani e destinati alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito. Sempre che sia sufficiente”.
Lucidi e Liberati ricordano poi che “la scorsa settimana avevamo già denunciato il gravissimo caso degli inquinanti tra cui cromo esavalente 1200 volte oltre il limite negli acquiferi sotterranei della Thyssen. Mentre la discussione era ancora in corso, nel dibattito è improvvisamente entrato un video scioccante che mostra vampate altissime di colore arancione sopra lo stabilimento. Non è certo la prima volta che dalla fabbrica si levano fumi del genere. Nonostante più volte da noi sollecitati, Comune, Regione e ARPA non hanno nemmeno voluto installare le telecamere con l’obiettivo fissato sugli stabilimenti, evitando così di registrare ufficialmente questo quotidiano caos nei cieli della città. A poco valgono – denunciano gli esponenti 5 stelle – le timide iniziative prese dal massimo responsabile sanitario locale, il Sindaco Latini, che convoca azienda e sindacati dimostrando anch’egli la sudditanza alla multinazionale tedesca. Mentre a Roma la Lega, insieme a noi 5 Stelle, alza la voce e difende i diritti degli italiani qui a Terni, abbassa la testa supinamente agli interessi dei tedeschi, dimostrando la stessa ingenuità politica dei predecessori del PD”.