“Il Comune di Terni, al fine di valutare eventuali provvedimenti, ha concordato con la Asl l’effettuazione di un monitoraggio sulle acque ad uso idropotabile all’interno dell’area dell’Acciai Speciali Terni e di intensificare il monitoraggio sulla distribuzione dell’acqua ad uso idropotabile nei punti più vicini all’area degli stabilimenti”.
Questo è stato deciso durante il vertice che si è svolto nel pomeriggio fra i rappresentanti di ASL, ARPA,. TK AST e Regione Umbria al quale hanno preso parte il sindaco, Leonardo Latini e l’assessore all’ambiente, Benedetta Salvati.
La riunione – informa una nota di Palazzo Spada – è stata convocata dal Comune di Terni dopo che, nella giornata di lunedì, il Ministero dell’Ambiente ha inviato una nota con i risultati dei campionamenti effettuati dall’Ast, in contraddittorio con Arpa, dai quali emergono valori inquinanti molto elevati rispetto alle soglie previste per le acque sotterranee.
Il Comune al ricevimento della lettera si è attivato a tutela della salute pubblica, ha subito chiesto indicazioni alla Asl e ha ritenuto necessario convocare e svolgere la riunione con i rappresentanti dell’azienda che, una volta relazionato sulla situazione e sugli interventi posti in essere, si sono allontanati per consentire agli enti di prendere le decisioni tecniche conseguenti che – come detto – consistono nell’intensificazione dei monitoraggi all’interno e all’esterno dell’area degli stabilimenti. Da parte della Asl non sono state comunque comunicate anomalie nella rete di distribuzione dell’acqua potabile in città.Gli uffici tecnici comunali hanno anche verificato che nel censimento dei pozzi e dei sondaggi effettuato dal Comune per la microzonizzazione nel 2016, nell’area prossima all’acciaieria, ovvero alla zona nella quale sono stati registrati gli sforamenti, non esistono pozzi privati destinati a qualsiasi uso.