I dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese tra aprile e giugno 2016, diffusi da Unioncamere ed elaborati dall’Ufficio Informazione Economica dell’Ente camerale sulle imprese ternane evidenziano come la variazione positiva del saldo tra iscritte e cessate sia meno consistente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in cui la variazione positiva aveva raggiunto le 218 unità. Il saldo positivo del trimestre può essere attribuito in prevalenza alle imprese del comparto agricolo (77 iscrizioni e 20 cessazioni) e in parte dal settore dei servizi finanziari e assicurativi (19 iscrizioni e 7 cessazioni). In difficoltà i servizi di alloggio e ristorazione (12 iscrizioni e 20 cessazioni), il commercio al dettaglio (40 iscrizioni e 45 cessazioni) e i trasporti (0 iscrizioni e 7 cessazioni). L’andamento delle imprese artigiane – secondo Movimprese – ha evidenziato 114 nuove iscrizioni a fronte di 89 cancellazioni e un saldo positivo di 25 unità dovuto ad un buon andamento trimestrale nelle costruzioni (+13), nei servizi (+10) e nel manifatturiero (+4). Nel contesto nazionale nel comparto si registrano 22.677 iscrizioni a fronte di 20.900 cessazioni. A livello regionale, il saldo è positivo per 67 unità, andamento in linea con la dinamica del complessivo sistema imprenditoriale umbro. Sul fronte delle forme giuridiche, si confermano i dati già registrati nello stesso periodo del 2015 riferiti alla tenuta delle imprese più capitalizzate; tra aprile e giugno 2016 si sono iscritte 107 società di capitali, mentre 20 sono le cessate. Per le ditte individuali, conclude Movimprese, che rappresentano il 55,2% del totale delle imprese registrate in provincia di Terni (12.410 su 22.487), si registra un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi periodi (249 iscritte e 186 cessazioni).