Il paesaggio e la situazione rimandano a immagini del tipo foresta amazzonica o favela brasiliana , è solo che stiamo a 3 minuti dalla stazione ferroviaria , in zona Fiori, a Terni. Dove una volta c’era una piccola , ma accogliente, scuola elementare, in seguito assunta anche a sede del WWF locale, nemmeno costruita un secolo fa bensì nel 1959 come ricorda una targa apposta in quello che una volta era l’ingresso e che ora è ridotta a un cumulo di macerie e a serio rischio crollo. Tanto che è tenuta su con il supporto di alcune travi. Un pericolo, dunque, anche per l’incolumità dei ragazzini che circolano nei paraggi dove si trova un malridotto campetto da calcio con le porte arrugginite e l’asfalto ondulato dalle radici degli alberi.
Sarebbe molto più facile per il Comune, che è proprietario dell’area, radere al suolo quel che resta della scuola elementare e, successivamente, provare ad assegnare l’area a qualche privato interessato. Che, in verità, in passato c’è stato anche.
C’è stato un bando, infatti, di bio-edilizia che si era aggiudicato l’impresa Pellegrini che vi avrebbe dovuto costruire due palazzine. Solo che il Comune di Terni , per l’utilizzazione dell’area ha chiesto alcune centinaia di migliaia di euro, richiesta che l’impresa ha deciso di non soddisfare rinunciando , di fatto, all’assegnazione. Cosa che è accaduta anche in altri comuni dell’Umbria che hanno avanzato le stesse richieste del Comune di Terni.
Dunque, siamo al punto di partenza. Un edificio assolutamente fatiscente , immerso in una fittissima vegetazione, dove è possibile accedervi con estrema facilità visto che è tutto aperto, con tutti i pericoli del caso.
Foto e video sono talmente eloquenti che non si rendono necessari ulteriori commenti.