Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza con la quale era stata disposta, dal gip di Terni, la misura cautelare nei confronti di due delle tre persone legate alla Metal Group di Bergamo, nella fattispecie il presidente del cda dell’azienda lombarda ed un consigliere di amministrazione, ai domiciliari dal 23 giugno scorso, nell’ambito dell’indagine “Acciaio sporco” su una presunta truffa ai danni dell’Acciai Speciali Terni. I due tornano, così, in libertà. Rimane invece ai domiciliari un dipendente della Metal Group, che non ha presentato l’istanza. L’operazione, condotta dal Corpo Forestale dello Stato, aveva portato complessivamente all’arresto (tutti domiciliari) di otto persone, tra cui quattro dipendenti dell’Ast. Nei loro confronti la misura era gia’ stata revocata nei giorni scorsi dal gip. Secondo la procura di Terni, la Metal Group, il principale fornitore di acciaio inox dell’acciaieria ternana, avrebbe venduto all’Ast, con la complicita’ dei dipendenti, rottami di scarsa qualita’, causandole un notevole danno economico.














