Anche nel ternano è scoppiato un caso di assenteismo che ha portato i militari della Compagnia di Terni ad arrestare 7 operai dipendenti del Comune di Stroncone per truffa aggravata continuata in concorso. Si tratta di tutti uomini: 4 residenti a Terni, 2 a Stroncone ed uno a Narni, di età compresa fra i 37 ed i 62 anni.
L’indagine ha preso le mosse in seguito ad un esposto presentato nello scorso ottobre dal Sindaco di Stroncone Alberto Falcini.”Mi sono sentito in dovere di farlo”, ha commentato lo stesso sindaco dopo che, più volte, aveva ripreso, per la loro condotta, le persone che oggi sono finite agli arresti domiciliari.
Come illustrato nella conferenza stampa di questa mattina dal Procuratore Capo Alberto Liguori e dal Sostituto Procuratore Elisabetta Massini, i carabinieri hanno accertato che un gruppo di operai appartenenti all’autoparco, in maniera collettiva e continuativa e nonostante l’assenza o il ritardo, “timbrava” la presenza di colleghi sul luogo di lavoro con i badge personali.
L’attività investigativa ha permesso di raccogliere, grazie ad un combinato disposto di attività tradizionali di osservazione e pedinamento e tecniche video, prove esaustive di condotte illecite inequivocabili, sulla scorta delle quali il GIP Maurizio Santoloci ha emesso nei confronti dei 7 indagati l’ordinanza degli arresti domiciliari.
Le indagini “hanno fornito prove certe della prassi ormai consolidata adottata dagli operai dell’autoparco del Comune di Stroncone – è scritto in un passaggio dell’ ordinanza del gip – che timbravano vicendevolmente i cartellini del personale che entrava in ritardo, usciva in anticipo ed in alcuni casi era completamente assente dal servizio”. Secondo il giudice, “la reiterazione e la tranquillità delle condotte illecite hanno ragionevolmente indotto a ritenere che le stesse costituissero normale modus operandi degli operai dell’autoparco che non si sono fatti minimamente intimidire dall’accesso dei carabinieri in Comune per l’acquisizione di documentazione”.
“Colpisce la sfrontatezza di chi, evidentemente per oltre 20 anni, è stato abituato a comportarsi così”, è stato il commento del comandante dei carabinieri di Terni, il colonnello Giovanni Capasso.
Il Procuratore di Terni, Alberto Liguori, ha sottolineato come “chi ha avuto la fortuna di avere un posto di lavoro garantito e sereno, aspesso gioca con i diritti altrui”.