Una qualifica inaspettatamente spettacolare, quella che è andata in scena sul circuito di Rio Hondo (Argentina). La logica faceva prevedere un dominio assoluto della Honda dopo le prove libere di ieri, e invece un errore di Marquez e una grande prestazione di Rossi hanno riportato incertezza nella lotta per la pole position.
Il 23enne spagnolo, al primo tentativo di attacco al miglior tempo ha stupito tutti con un 1’39”4 irraggiungibile fino alla bandiera a scacchi da tutti gli avversari. Nemmeno lui – a dir la verità – è più riuscito a far meglio, andando una prima volta lungo in frenata e poi incappando in una caduta senza conseguenze fisiche. Nel finale, però, alcuni avversari sono riusciti ad avvicinarsi, riducendo distacchi fino a quel momento imbarazzanti – nell’ordine di un secondo. Valentino Rossi (2°), in particolare, ha fatto segnare il miglior tempo nel secondo settore della pista, mancando la pole position per appena 3 decimi. Il ragazzino sembra essere il più veloce – certo – ma il Dottore può dirsi davvero soddisfatto di una prima fila che lo pone tra i candidati alla vittoria domani: la MotoGp non prevede proprietà transitiva, ma fa ben sperare ricordare la vittoria di Valentino nel 2015 scattando dall’ottava casella. Si riprende dopo prove libere complicate Jorge Lorenzo, 3° a mezzo secondo dalla vetta. La caduta nelle Libere 4 non lo ha penalizzato e per la gara rimane tra i favoriti. Potrebbe essere della partita anche Dani Pedrosa (4° con la Honda), che ha incassato 6 decimi dal compagno, primo, ma che spesso riesce a ribaltare i pronostici della vigilia. Detto del 7° posto di Maverick Vinales (Suzuki), colpisce l’involuzione della Ducati, con Dovizioso 5° e Iannone 6°. I due Andrea, sempre in difficoltà questo weekend, hanno un ritardo rispettivamente di 7 e 8 decimi dalla testa.
In un Gp che – previsioni alla mano – potrebbe essere bagnato, dispiace non vedere in pista il nostro Danilo Petrucci, alle prese con i postumi della seconda operazione alla mano destra: senza il rientro forzato in Qatar probabilmente Petrux sarebbe regolarmente in pista oggi. Anche questa, comunque, è esperienza di cui farà tesoro un pilota – Danilo – intelligente oltre che veloce. Intanto fa scalpore l’incidente capitato al suo compagno in Ducati Pramac (Scott Redding): nella quarta sessione di prove libere la sua gomma posteriore è andata in pezzi provocando la caduta – fortunatamente priva di conseguenze fisiche – dell’inglese. Il secondo incidente di questo genere (dopo quello capitato a Loris Baz durante i test invernali) che invita a riflettere sulla sicurezza dei piloti in pista.
(Giulio Sacco)