di Davide Micacchi
Un Bari capace di raccogliere una sola vittoria nelle ultime dieci gare, una Ternana reduce dalla deludente sconfitta interna con lo Spezia. Nelle file dei padroni di casa pesa l’assenza di Maniero al centro dell’attacco, mentre i rossoverdi si presentano in terra pugliese rimaneggiati nelle retrovie, stante soprattutto l’indisponibilità dei due esterni titolari Zanon e Vitale.
Camplone opta ancora per Micai fra i pali, con Donkor e il giovane Di Noia ai lati della coppia centrale difensiva composta da Tonucci e Di Cesare, mentre in mediana Valiani, Gentsoglu e Dezi sono chiamati a supportare il trio d’attacco formato da Sansone, Rosina e dal giovanissimo Puscas.
La Ternana presenta dall’inizio in retroguardia, oltre ai confermati Valjent, Gonzalez e Meccariello, uno Janse ancora in fase di recupero dopo attacco febbrile, mentre in mezzo al campo è Zampa ad affiancare Coppola, con Avenatti proposto di nuovo dall’inizio al centro dell’attacco in luogo di Ceravolo, supportato da Gondo, Falletti e Furlan.
I ragazzi di Breda approcciano al match senza particolari timori, anche se è del Bari la prima fiammata, all’8′, con Rosina che dal limite impegna Mazzoni nella respinta. Ma già al quarto d’ora si registra l’episodio che decide la frazione di gioco: Coppola atterra donkor sull’esterno (giallo per lui), Sansone si incarica della battuta del calcio di punizione, riuscendo a pescare con un’efficace traiettoria Puscas al centro dell’area, per a zuccata che vale il vantaggio biancorosso e la prima rete fra i professionisti per il giovane centravanti rumeno in prestito dall’Inter.
( nella foto accanto di Stefano Principi, Fabio Ceravolo il più pericoloso dei rossoverdi )
I rossoverdi tentano la reazione al 20′ con Avenatti che tenta la sponda aerea per Gondo, ma la palla è troppo profonda. Pochi minuti dopo Mazzoni è costretto ad uscire in presa bassa per anticipare Sansone lanciato a rete.
Poco dopo la mezzora Di Cesare è costretto al forfait per un contrattempo fisico, in campo al suo posto Rada. Finale di frazione di marca pugliese, con Rosina che dapprima, al 34′, viene contrastato efficacemente sottoporta da Mazzoni, e allo scadere della frazione in area si porta la palla sul sinistro lasciando partire una conclusione a giro fuori non di molto.
Il secondo tempo si pare con gli uomini di Camplone da subito più determinati. Al 6′ Valiani crossa di prima intenzione da destra, ma Dezi da buona posizione manda alto di testa. Poco dopo l’ingresso di Ceravolo in campo in luogo di uno spento Avenatti, arriva il raddoppio dei padroni di casa: è il 10′, Di Noia piazza un bel cross di esterno sinistro in piena area, ancora Puskas mette di testa alle spalle di Mazzoni. La Ternana tenta di reagire in qualche modo, con Ceravolo che dapprima conclude di prima intenzione su cross di Falletti, impegnando Micai, poi dopo un errore di Dezi si ritrova il pallone fra i piedi ma da ottima posizione calcia a lato.
Poco dopo il 20′ arriva il cambio che sostanzialmente indirizza il match in via definitiva: Cissokho, esterno sinistro in prestito dal Genoa, rileva Donkor. E proprio lui, al 24′, affonda sull’esterno e tocca per Rosina, palla per Dezi che trafigge Mazzoni.
I rossoverdi accusano il colpo, e si segnalano dalle parti di Micai solo con una traversa su punizione di Falletti poco dopo la mezzora, e con una velleitaria conclusione da fuori di Palumbo. Infine, al 35′ i pugliesi calano il poker: uno scatenato Cissokho serve Dezi, palla al centro per Rosina, poi sui piedi di Sansone che insacca sotto la traversa da distanza ravvicinata.
E’ l’ultimo significativo sussulto del match. Il Bari vendica con gli interessi il rovescio dell’andata, e rilancia le proprie ambizioni playoff. Per la Ternana, un brutto passaggio a vuoto.
Al termine del match, Roberto Breda analizza la sconfitta: “Non mi aspettavo una prestazione del genere, non siamo stati squadra e abbiamo abbassato i ritmi. Quelle due o tre volte in cui li abbiamo alzati potevamo riaprirla. Poi ci siamo sciolti, siamo crollati. Senza cercare attenuanti. Abbiamo fatto male in tutte le zone, sbagliato le distanze. Non è colpa dei singoli. non abbiamo auto molto tempo per preparare la partita, abbiamo avuto giocatori in dubbio fino a poco prima Dobbiamo analizzare le nostre caratteristiche senza snaturarle. Dobbiamo pensare solo a lavorare e tenere alti i ritmi. Ci aspetta la partita più importante dell’anno. Dobbiamo recuperare energie, è un gruppo che non si è mai tirato indietro. Abbiamo stretto i denti finché ce l’abbiamo fatta. Il derby è la partita giusta per riscattarsi, non abbiamo avuto squalificati e questa è una buona cosa”.
Manuel Coppola: “Abbiamo sbagliato del tutto l’approccio alla gara. Se vieni a Bari con un atteggiamento simile ne prendi quattro. siamo stati molli, non abbiamo avuto intensità, questa sconfitta ci serva da lezione. Dobbiamo voltare pagina, sabato c’è il derby. Dobbiamo andare con la testa giusta. Il mio fallo? Sono entrato deciso sulla palla, dando una spallata all’avversario, purtroppo abbiamo preso un gol da ingenui. Ci siamo persi l’uomo e ha segnato da solo. Abbiamo sbagliato atteggiamento e l’abbiamo pagata a caro prezzo. Abbiamo avuto un’occasione clamorosa per pareggiare con Fabio, purtroppo non siamo riusciti a segnare, bravi loro a sfruttare le nostre pecche. Dobbiamo pensare a quello che non ha funzionato stasera e lavorando con un’altra testa e intensità”.
Luca Mazzoni: “Un risultato pesante. Non abbiamo fatto una buona prestazione anche se c’era la possibilità di farla. Loro hanno ottimi giocatori, con qualità importanti ma ci hanno concesso anche tanto. Scendendo in campo nel modo giusto potevamo fare qualcosa di meglio. Non siamo stati squadra, dobbiamo riprendere il discorso interrotto di recente. Con lo Spezia abbiamo fatto una buona partita, abbiamo perso per un errore mio ma potevamo pareggiare. Il derby è una partita che si prepara da sola. Se entriamo in campo, alziamo i ritmi e non molliamo possiamo fare risultato con tutti.
In certi casi bisogna tentare in ogni modo di limitare il passivo, perché certi risultati ti fanno vedere tutto nero. Abbiamo compiuto due disattenzioni su calcio da fermo, sintomo che c’è mancato qualcosa, abbiamo diminuito l’agonismo. Quando marchi a zona contro certi giocatori puoi andare in difficoltà, ma oggi non abbiamo neanche contrastato a dovere. Dobbiamo pensare che la prossima è la partita più importante dell’anno, i cocci si ricompongono stando zitti e allenandosi nel migliore dei modi. Questa squadra di solito quando ha toccato picchi bassi poi è venuta fuori”.