foto di Stefano Principi, da pagina facebook della Ternana calcio Spa
Che la partita contro lo Spezia fosse una di quelle particolarmente difficili lo ha confermato anche il Liberati nel pomeriggio di ieri. Squadra fisicamente ben messa, con elementi di qualità in ogni reparto e ben organizzata da quel Mimmo Di Carlo, giocatore rossoverde negli anni fine ottanta.
Squadra che si permette di schierare Catellani nella ripresa, a pochi minuti dal termine, e di fare a meno dell’influenzato Calajò. Eppure, riavvolgendo il film della partita la Ternana non ha sfigurato, e lo ha ammesso anche il tecnico dei liguri, ed anzi nel suo forcing finale, interrotto spesso e volentieri dai liguri con il mestiere che li contraddistingue, ha pensato bene di togliere un attaccante, Situm, per far posto ad un difensore, De Col.
Segno evidente che dalla panchina Di Carlo temeva di subire il secondo gol visto l’andamento che stava prendendo la partita.
Ha giocato alla pari, quindi, la Ternana con due giocatori fuori ruolo ovvero Valjent e lo stesso Gondo che, pur avendo giocato un paio di buone partite in quel ruolo, Latina e Crotone, è stato visibilmente in difficoltà sulla fascia. Breda, però, sostiene che l’ex viola sia il giocatore che per caratteristiche si avvicini di più a Janse.
Della partita abbiamo detto e commentato come non ci sia piaciuta la squadra nel primo tempo ma, riguardando la sintesi delle azioni più importanti, dobbiamo ammettere che, nonostante ciò, la Ternana è stata la squadra che ha creato più occasioni pericolose. E se lo Spezia sul piatto della bilancia può metterci il gol di Piccolo la squadra di Breda può vantare dalla sua la conclusione di Falletti, le due di Gondo, il tiro in diagonale di Ceravolo e il salvataggio sulla linea di porta di Postigo che ha ricacciato letteralmente il pallone che stava terminando in rete.
Certo, in queste situazioni la Ternana non è particolarmente fortunata: era successo già a Livorno quando il pallone calciato da Vitale, da calcio d’angolo, era stato ricacciato dalla linea di porta all’altezza del secondo palo.
E, poi, come detto ci sono anche i meriti degli avversari e se la Ternana non è riuscita ad imprimere lo stesso ritmo nei primi 45 minuti di gioco è anche perchè Mimmo Di Carlo è riuscito a trovare l’antidoto giusto per non permettere alla squadra di Breda di andare alla ricerca della profondità che con Ceravolo centravanti è diventata una priorità della formazione rossoverde ed ha “ sterilizzato “ la pericolosità di Falletti che quando gira accende tutta la squadra.
Nella ripresa, nei primi 10 minuti, paradossalmente, la formazione di Breda, sotto di un gol, ha attaccato ma non con la necessaria continuità. Lo ha fatto subito dopo aver subìto il secondo gol. Lì è venuto fuori l’orgoglio, la voglia di risalire la china e quell’intensità che caratterizza la Ternana di questo periodo. Ha trovato uno splendido gol con Ceravolo che ha riaperto il match. Le ha tentate tutte la squadra di Breda, ma alla fine è uscita si dal terreno di gioco tra gli applausi del pubblico ma sconfitta, stremata, amareggiata per quel risultato che avrebbe meritato di conquistare perchè ce l’ha messa tutta pur di uscire con un punto dalla contesa.
E’ indubbio che, pur disputando una buona partita e meritando il pari la limitatezza della rosa, soprattutto in difesa, stia penalizzando le scelte di Breda anche se ieri pomeriggio, in occasione del forcing finale, si poteva affidare il compito di offendere sulla sinistra a Meccariello, accentrando Valjent, sicuramente più a suo agio in quel ruolo dello slovacco.
Chiarito, infine, che è stato Ceravolo a rivolgere al tecnico la richiesta di uscire a pochi minuti dal termine ci chiediamo se fosse più opportuno schierare Belloni anziché Gondo sulla fascia. E’ vero, come sostiene Breda, che l’ex viola avendo più gamba avrebbe potuto limitare, almeno sulla carta, le sortite offensive di Migliore, suo dirimpettaio, ma è altrettanto vero, a nostro avviso, che un giocatore abile nel dribling come l’ex interista avrebbe potuto limitarne le sortite offensive.
Aldilà di tutto, comunque, resta il fatto che la Ternana ha giocato un buon incontro, che ha dimostrato che può giocarsela con tutte le formazioni avversarie anche se alcune problematiche sono davanti agli occhi di tutti e di difficile risoluzione. Come quelle a cui deve far fronte Breda alla vigilia del match di Bari di martedi sera tra cui citiamo l’assenza di Zanon per squalifica. Il tecnico rossoverde dovrà inventarsi qualcosa perchè non ha più difensori a disposizione per poter sostituire l’ex giocatore del Frosinone. E forse la soluzione più probabile e più efficace è quella di riproporre il 3-5-2 ovvero il modulo che ha utilizzato a Cagliari. Tutto ciò se non ce la dovesse fare Janse che, però, appare debilitato dai sette giorni di febbre altissima.
In chiusura la piacevole considerazione sul pubblico del Liberati, ieri purtroppo 65 paganti in meno rispetto al match interno contro la Salernitana, che ha sostenuto, incoraggiato e spinto la squadra impegnata a raggiungere quel risultato, il pari, che avrebbe meritato di portare a casa.