Sono tre i soggetti accusati, in Umbria, di aver percepito illecitamente fondi stanziati per combattere la disoccupazione. Due di questi si trovano in provincia di Terni ed uno in quella di Perugia. Li ha individuati la Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione denominata “Return” condotta – su tutto il territorio nazionale – dal Nucleo speciale Spesa pubblica e repressione frodi comunitarie delle Fiamme Gialle, in collaborazione con Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Le irregolarita’ complessivamente rilevate in tutto il Paese sono state 1.079 in seguito ad analisi e controlli, mediante l’incrocio di banche dati, sulla posizione di oltre 10.000 imprese destinatarie di 411 milioni di euro erogati ai sensi del decreto legislativo finalizzato proprio alla promozione dell’auto-impiego di persone in cerca di lavoro tramite l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali o di lavoro autonomo.