E’ andata in archivio ieri sera la 14^ edizione del Terni Film Festival Popoli e Religioni.Una edizione straordinaria per la quantità (un centinaio) e la qualità degli ospiti, da Paolo Genovese a Terence Hill, da Alessandro D’Alatri ad Angelo Longoni, da Gaia de Laurentis ad Andrea Montovoli, tanto per citarne alcuni.
Un’edizione che, però, potrebbe essere anche l’ultima.Questo, infatti, è il grido di dolore del direttore artistico del Festival, Arnaldo Casali. Un Festival che è costato circa 45 mila euro.Una cifra irrisoria rispetto al valore della manifestazione, alle persone che vi si dedicano.E’ riuscito ad andare aventi grazie soltanto alla abnegazione dei volontari, come ha detto Stefania Parisi, presidente dell’ISTESS.
“Potrebbe essere l’ultima edizione del Festival Popoli e Religioni – ci ha detto Arnaldo Casali – perché non ce la facciamo più senza il sostegno delle istituzioni che sono abbastanza latitanti.Non riusciremo ad andare avanti perché moriamo, è faticoso fare tutto questo in poche persone.Fin da ora lanciamo un appello alla città, se vogliamo davvero che il Film Festival vada avanti è necessario che qualcuno ai piani alti si dia una svegliata”.
Nella prima giornata del Festival c’era stata una promessa del vice sindaco Andrea Giuli: “ha espresso un auspicio – precisa Casali – mi auguro che alle parole seguano i fatti,Negli ultimi anni le amministrazioni comunali precedenti a fronte del taglio totale al Popoli e Religioni, continuavano a finanziare altri festival.Questo per dire che se uno vuole i soldi li trova.”
LA VIDEOINTERVISTA AD ARNALDO CASALI