Con quattro voti favorevoli della maggioranza (Casciari, Chiacchieroni, Guasticchi e Solinas – del PD) e l’astensione di quelli d’opposizione (De Vincenzi-Ricci Presidente, Carbonari-M5s e Squarta-Fd’I), la Commissione Sanità e Servizi sociali dell’assemblea legislativa umbra, ha dato il proprio assenso alla relazione sulla clausola valutativa della legge “12/1995”, sulle agevolazioni per favorire l’occupazione giovanile con il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali. Il documento, del quale in aula sarà relatore il consigliere del Pd Marco Vinicio Guasticchi (che è anche vicepresidente dell’Assemblea di Palazzo Cesaroni contiene i dati relativi alle imprese costituite da under 35 che, a partire dal 1995, hanno usufruito dei fondi elargiti e l’ammontare degli stessi, non fornendo, però, risposte sull’efficacia della legge non indicando quante imprese siano ancora oggi attive, per la mancanza di una valutazione ex post. Per questa ragione, il presidente della Commissione, Attilio Solinas, ha invitato gli uffici dell’Assemblea legislativa ad effettuare ulteriori approfondimenti.
Dal 1995 al 2013 sono state le Province a valutare le domande di finanziamento, mentre Sviluppumbria ha effettuato attività di orientamento e assistenza ai giovani imprenditori. In totale sono state presentate 2.118 domande in provincia di Perugia, di cui 1.232 finanziate, (il 58% del totale), per un ammontare complessivo di 56,4 milioni di euro ed un contributo medio per impresa di 45mila 780 euro; 595, invece, quelle presentate in provincia di Terni, 361 delle quali (il 60,7%) finanziate, per un ammontare complessivo di 15 milioni di euro ed un contributo medio per impresa di 41mila 550 euro. Il settore di attività economica più gettonato è quello dell’artigianato (31,3%), seguito dai servizi (30,3%) e dal commercio (29,1%). Il 6%, quasi esclusivamente nella provincia di Terni, ha scelto l’industria, solo il 2,4% il turismo ed appena lo 0,9% l’agricoltura.
La valutazione delle domande pervenute viene effettuata ogni 4 mesi, a gennaio, maggio e settembre, da un nucleo composto da tre esperti in materie economiche e aziendali integrato da un dipendente di Sviluppumbria e un esperto per le domande. Nell’ultimo periodo preso in esame dalla relazione, dal 31 gennaio 2014 al 31 gennaio 2015, in provincia di Perugia sono state presentate 176 domande, di cui 116 ammesse, pari al 65,9%, mentre in provincia di Terni ne sono state ammesse di più, il 73,2%. La Regione ha stanziato ulteriori 3 milioni di euro, il 60% destinato alle imprese perugine e il 40 per quelle di Terni. 54 le domande (sulle 116 pervenute) giudicate finanziabili in provincia di Perugia, 30 su 30, invece, in provincia di Terni. Il numero degli occupati nelle imprese finanziate nel 2014 è di 112 a Perugia e 99 a Terni, dove c’è una media per impresa più alta (3,67) rispetto alle imprese perugine (2,67).
Uno degli strumenti messi in campo da questa legge è il Fondo per il microcredito, rivolto ai soggetti tecnicamente definiti “non bancabili”: giovani, disoccupati, soggetti svantaggiati e legato a progetti finanziabili con poche migliaia di euro, far i 4mila e il limite massimo di 16mila euro: sono stati finanziati 89 dei 170 progetti ammessi a contributo, il 52,3 per cento del totale, per un importo complessivo di 850mila euro. Con il bando per il 2014 sono stati stanziati ulteriori 300mila euro, di cui il 50 per cento per progetti a “prevalente composizione femminile.