Si profila un forte sconto di pena per Andriy Halan, l’ucraino autore dell’omicidio di Sandro Bellini.
Le sezioni unite della Cassazione, presidente Domenico Carcano e Francesco Iacoviello procuratore generale, hanno infatti eliminato l’aggravante dei futili motivi che era stata contestata all’omicida. Contemporaneamente la sezioni unite hanno trasmesso gli atti del processo alla Corte d’appello di Firenze affinché ridetermini la pena.
Andriy Halan fu condannato in primo grado, grazie all’abbreviato, a 30 anni di reclusione.
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Pena confermata anche in appello
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Come si ricorderà Sandro Bellini scomparve il 18 maggio del 2016 e alcuni giorni dopo venne ritrovato il cadavere.
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Motivi passionali all’origine del delitto
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“In primo grado furono escluse le aggravanti della crudeltà e in appello fu esclusa l’aggravante della premeditazione. Ora c’è questo pronunciamento delle sezioni unite della Cassazione, destinato a fare giurisprudenza- afferma il legale difensore di Halan, l’avvocato Francesco Mattiangeli – che fa cadere l’aggravante dei futili motivi ciò prefigura una pena sensibilmente inferiore ai 20 anni, rispetto ai 30 anni inflitti in primo e secondo grado.. Dovrebbe essere tra i 16 e i 17 anni di reclusione. Questo era quello che chiedevamo pertanto ci riteniamo soddisfatti.”
Le sezioni unite della Cassazione hanno altresì deciso che la Procura di Terni debba rifare il processo limitatamente al reato di occultamento di cadavere. “in questo caso – aggiunge l’avvocato Mattiangeli – Halan potrebbe essere condannato a una pena compresa fra un anno o due di reclusione.”