Un vero e proprio “terremoto economico e finanziario ha colpito il ternano”.
Fanno un certa impressione i termini utilizzati da Attilio Romanelli, segretario della CGIL di Terni che ha aperto con la sua relazione i lavori del V congresso provinciale della Camera del Lavoro. Termini che riassumono il disastro che si è abbattuto sul territorio.”Nel primo semestre 2018 – ha sottolineato Romanelli – le assunzioni a tempo indeterminato sono state meno del 20% del totale, le imprese registrate in Camera di Commercio sono scese sotto le 19mila (cosa mai determinatasi prima nella storia del territorio) e il 74% delle assunzioni è avvenuto nel comparto dei servizi, dove part-time e flessibilità la fanno da padroni”.
Da qui l’importanza del riconoscimento di area di crisi complessa per il ternano e l’attivazione del progetto Aree Interne per l’orvietano.
Romanelli ha poi elencato quelle che sono le vertenze più delicate ovverosia quella sempre aperta della Acciai Speciali Terni, quella della Sangemini e quella della ex Novelli.
Romanelli ha quindi rivolto un appello al movimento cooperativo: “Chiediamo l’apertura di un confronto che consenta la rimozione delle tante criticità che hanno fatto registrare un crescente allontanamento tra la missione originale e le condizioni di lavoro vissute”.
Altri temi affrontati da Romanelli, l’ambiente, la salute, il welfare, le infrastrutture.