La protesta del consiglio comunale e del sindaco relativamente alla chiusura della filiale di Piazza Marconi continua. E questo è stato il comunicato che le forze politiche hanno scritto a caldo: “Il consiglio comunale di Narni, riunito in seduta straordinaria in data 16 maggio 2019, approva all’unanimità la proposta condivisa di rigettare questa decisione assunta unilateralmente ravvisando la necessita di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione dell’amministrazione al fine di far riconsiderare la decisione di chiudere lo sportello alla Banca Intesa San Paolo.
Si approva altresì all’unanimità la proposta di organizzare un presidio del Consiglio Comunale di fronte ai locali della Banca nella mattina del 29 maggio 2019 alle ore 12.00 durante la quale sarà resa pubblica alla stampa e ai cittadini, la volontà di opporsi ad una scelta penalizzante per la nostra comunità presentando le proposte alternative già ufficialmente esposte dal Sindaco in occasione dell’incontro tenutosi con i rappresentanti di Banca Intesa San Paolo.
L’invito alla partecipazione è esteso a tutti coloro che, come noi, credono che la nostra città non possa e non debba rinunciare ad un servizio strategico come quello della Banca nel Centro Storico.
Ma banca Intesa ha pronto un programma diverso: “smaterializzare” la filiale ed aprire tre nuove “banche” nel centro storico di Narni. La novità è presto detta ed è racchiusa nel progetto di “Banca 5”, che sarà il cavallo di battaglia di banca Intesa nel prossimo futuro. L’architettura vede l’apertura nelle tabaccherie del centro di sportelli dedicati, dove, come in banca, si potranno pagare bollette, fare bonifici e forse anche trattare gli assegni e molte altre funzioni che una volta si facevano proprio davanti agli sportelli, davanti agli impiegati. Come dire che essendo tre le tabaccherie del Centro Storico, i clienti ci guadagneranno pure. Aumentando la possibilità di pagare senza fare in alcun modo la fila e magari giocando pure al Lotto nei momenti liberi.
“Occorre essere attenti ai cambiamenti – ha detto Marco Mercuri, grande specialista del settore, nonché vicesindaco – le differenze tra qualche anno fa ed adesso sono evidenti sul come organizzare la banca. Vedremo ora che significherà “Banca 5” e l’impatto sui clienti” Ma il comune vuole sapere quale sarà la fine dello stabile di Piazza Marconi: la parte superiore è stata venduta da banca Intesa ad un immobiliarista di Roma che non è mai riuscito a piazzarla sul mercato; quella inferiore, più monumentale, più imponente sarà se possibile, ancor più complicata e difficilmente vi sarà qualcuno che potrà avere interesse: “Noi non possiamo avere palazzi di quella fatta pronti a crollare su se stessi nel centro del centro. Il prossimo incontro sarà proprio su quale sarà il futuro immobiliare del Palazzotto costruito negli Anni Trenta del secolo scorso e che ha fatto sempre discutere per la sua bruttezza architettonica”.
Questo il testo dell’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale.
Viste le recenti comunicazioni del Sindaco di Narni, dopo l’infruttuoso incontro con i responsabili di Banca Intesa San Paolo, riguardanti l’inderogabile chiusura dello sportello del Centro storico della Banca Intesa San Paolo.
Considerato che la Banca Intesa occupa in continuità gli spazi di quella che fu la storica Cassa di Risparmio narnese la quale, in 150 anni di storia, ha rappresentato per i cittadini narnesi un punto di riferimento per i propri risparmi e per le attività economiche del centro storico e non solo. Il fatto che nell’immaginario collettivo narnese la nuova banca intesa venga ancora tradizionalmente denominata come cassa di risparmio racconta quanto tutta la popolazione sia ancora legata all’istituto come principale luogo di gestione del proprio risparmio. La stessa tesoreria comunale è in gestione a questo istituto.
Verificato che la chiusura dello sportello provocherebbe forti disagi e disservizi per i residenti, per i commercianti e soprattutto per i numerosi studenti e turisti che decidessero di visitare la città.
Constatato che la Banca Intesa San Paolo è l’unico istituto rimasto, dopo la chiusura del Monte dei Paschi di Siena e della Banca Popolare di Spoleto, nel centro storico della città.
Considerato che la Banca Intesa San Paolo occupa locali di proprietà dello stesso istituto e che il personale in servizio verrà trasferito nella sede di Narni Scalo l’operazione non può essere inserita neanche all’interno di un progetto di razionalizzazione delle spese.
Atteso tutto ciò risultano inspiegabili le motivazioni che hanno portato a questa decisione irrevocabile della Banca Intesa San Paolo, riconducibili solo a strategie aziendali che non tengono conto delle realtà territoriali penalizzando i clienti della stessa banca e i fruitori dei servizi.
Alla luce di quanto sopra esposto, il consiglio comunale di Narni, riunito in seduta straordinaria in data 16 maggio 2019, approva all’unanimità la proposta condivisa di rigettare questa decisione assunta unilateralmente ravvisando la necessita di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione dell’amministrazione al fine di far riconsiderare la decisione di chiudere lo sportello alla Banca Intesa San Paolo.
Si approva altresì all’unanimità la proposta di organizzare un presidio del Consiglio Comunale di fronte ai locali della Banca nella mattina del 29 maggio 2019 alle ore 12.00 durante la quale sarà resa pubblica alla stampa e ai cittadini, la volontà di opporsi ad una scelta penalizzante per la nostra comunità presentando le proposte alternative già ufficialmente esposte dal Sindaco in occasione dell’incontro tenutosi con i rappresentanti di Banca Intesa San Paolo.
L’invito alla partecipazione è esteso a tutti coloro che, come noi, credono che la nostra città non possa e non debba rinunciare ad un servizio strategico come quello della Banca nel Centro Storico.