“La modalità semplificata di liquidazione rispetto all’ordinaria è più rapida, permette di pagare i creditori in tempi molto veloci, ma con riduzioni sugli importi. Questo presuppone che nelle casse dell’Osl (Organismo Straordinario di Liquidazione) ci sia denaro liquido per poter pagare in tempi celeri. A tal fine il Ministero aiuta con un Fondo di rotazione a cui i comuni dissestati possono accedere per ottenere delle anticipazioni di liquidità”.
La spiega così Giulia Collosi, presidente dell’OSL, la delibera con cui il consiglio comunale di Terni ha dato il via libera alla delibera che consente al Comune di Terni di risparmiare sulla massa passiva dei debiti contratti con i fornitori. Infatti la delibera prevede un saldo e stralcio al 60%, cioè i creditori (coloro che accetteranno) si vedrebbero pagare, anche in tempi rapidi, ma con una decurtazione sostanziale del credito (il 40%).
La delibera è passata con 18 voti a favore (il centro destra) , 8 contrari e 2 astenuti.
Secondo il PD, Valdimiro Orsini “L’adesione alla procedura è un salasso per i creditori, c’è chi può sopportarla e chi no. Le imprese in difficoltà rischiano il fallimento.
Gli ha risposto Orlando Masselli (FDI):”“La posizione politica del Pd è una acrobazia, il voto contrario viene da chi è stato protagonista del dissesto. Le imprese sono state costrette a chiedere prestiti bancari per sopperire ai mancati pagamenti del comune. Ora la procedura consente almeno in parte di essere pagati. L’aggravio per i tassi finanziari è irrisorio per il Comune che avrà comunque un risparmio del 40%”.
Secondo Alessandro Gentiletti (Senso Civico);”“C’è una scelta politica di questa amministrazione di far pagare il dissesto ai creditori privati, alle aziende, alle fornitori. C’è un vantaggio per l’Ente, c’è uno svantaggio oggettivo per i debitori”.
“La maggioranza si assume le sue responsabilità che sicuramente non ha quello di aver causato il dissesto – sostiene Lucia Dominici, Forza Italia. L’attuale saldo stralcio è una opportunità, le imprese che non aderiscono possono al termine di questa fase richiedere il pagamento integrale di quanto dovuto.”
Durissimi i 5 Stelle: “Il buco di bilancio lo pagheranno gli incolpevoli, ossia chi ha il coraggio di fare impresa in questa città e non chi l’ha provocato. Da oggi le aziende che rientrano nella lista dei creditori del comune di Terni, potranno decidere se entrare in contenzioso con l’Ente o accettare di incassare soltanto la metà di quanto gli spetta. L’altra metà servirà a garantire l’impunità di chi ha creato la voragine di bilancio. L’attuale maggioranza – secondo il gruppo consiliare 5 Stelle – ha vinto con lo slogan “paghino i responsabili” oggi governa urlando “paghino i ternani”. Latini sta tradendo totalmente il suo mandato. O ha mentito durante la campagna elettorale oppure pensa probabilmente che i responsabili del dissesto siano gli imprenditori e i lavoratori.”