E’ il punto basilare, per loro, la prima delle cinque “stelle”; per questo gli amerini del movimento fondato da Beppe Grillo, con in testa il consigliere Banella, hanno chiesto spiegazioni sulle voci che identificano come prossima la cessione dell’Aman, l’azienda consortile partecipata dai comuni che vanno da Calvi dell’Umbria a Montecchio. I Cinque Stelle, per mano di Romano Banella, hanno portato la questione in Consiglio Comunale ma il sindaco non ne ha voluto sapere di discutere la questione. Da qui la protesta, da qui il documento che segue:
“Consiglio Comunale di oggi 25 giugno 2019: appena effettuato l’appello, abbiamo chiesto la parola per poter inserire nell’OdG un documento da noi preparato inerente un argomento molto importante per la nostra città.
Da diversi giorni si sono intensificate le voci su una eventuale volontà da parte dei soci di mettere in vendita AMAN scpa, la partecipata consortile che gestisce tra l’altro il processo idropotabile e la manutenzione della rete idrica del territorio compreso tra i comuni di Montecchio e Calvi dell’Umbria. AMAN ha sede ad Amelia e dà lavoro a circa 30 persone, tutta mano d’opera qualificata che si occupano anche del pronto intervento.
La prima delle 5 Stelle del Movimento è proprio l’acqua, che nella nostra visione deve avere una gestione pubblica, per cui abbiamo preparato un documento per chiedere al Sindaco una ferma smentita delle voci che sempre più insistentemente circolano in merito.
Con nostra sorpresa, il Sindaco ha rigettato la nostra richiesta, in quanto non intenzionata a inserire due documenti (a testimonianza delle numerose voci che circolano, anche Vivere Amelia si era presentata con un documento da leggere), inerenti allo stesso argomento e basati su una serie di rumors; tecnicamente ineccepibile, ma il tempo sarà galantuomo e stabilirà se abbiamo visto giusto o preso un abbaglio.
Riteniamo imprescindibile il mantenimento della proprietà pubblica di AMAN scpa (del quale il Comune di Amelia detiene il 66%), per cui di fronte a questo diniego, il nostro consigliere presente in consiglio comunale ha subito abbandonato l’aula in segno di protesta (anche i consiglieri di Vivere Amelia hanno abbandonato, dopo aver discusso uno dei primi punti dell’OdG).
Ci auguriamo che questa Amministrazione non intenda governare in continuità col passato, proseguendo l’opera di dismissione dei “gioielli di famiglia”, iniziato anni or sono con la vendita della farmacia comunale.
La gestione pubblica dell’acqua per noi non prevede trattativa né contrattazione, in quanto garantisce qualità, mano d’opera qualificata quindi manutenzione adeguata ed in genere tutti i canoni di eccellenza.