Ha dato tutto, Danilo Petrucci, nel Gran Premio di Assen (Olanda) e nonostante questo non ha raccolto più di una 6° posizione. La sua Ducati oggi ha sofferto anche nelle mani del compagno Andrea Dovizioso, che – come il ternano – ha incassato più di 14 secondi di ritardo dal vincitore di giornata, Maverick Viñales.
Dopo i problemi di gomme di ieri, Petrux sapeva di dover correre una gara in difesa; e così ha fatto, con la solita costanza e solidità che lo ha contraddistinto questa stagione. In partenza il 28enne di Terni è riuscito a sopravanzare Cal Crutchlow, portandosi immediatamente 6° negli scarichi di Marquez. Nonostante il sorpasso di Dovizioso, Danilo è comunque riuscito a mantenere la 6° piazza grazie alla caduta di Alex Rins (scivolato mentre era in testa) e a impostare un passo consistente, infilando Joan Mir (8° su Suzuki). Nella seconda metà di gara, poi, ha potuto sfruttare il calo di gomma del compagno per ricongiungersi e ingaggiare uno spettacolare duello con lui e lo spagnolo della Suzuki. Nel finale Petrux si è dovuto arrendere a Dovi (4°) e ha subito anche la rimonta di Franco Morbidelli (Yamaha Petronas) che lo ha infilato all’ultima curva del giro conclusivo. Il piazzamento non è di certo esaltante, ma probabilmente il limite della Ducati oggi era quello (Dovizioso è terminato davanti a Petrux di appena 6 decimi). Unica nota positiva la classifica generale, dove il ternano ha artigliato il 3° posto sopravanzando Rins (lontano di 7 punti), grazie alla caduta dello spagnolo.
«È stato un round abbastanza anomalo» ha dichiarato Danilo a freddo «Siamo partiti forte e nelle prove libere sono sempre stato nelle posizioni di vertice, trovando grande fiducia in sella alla mia Desmosedici GP. Poi l’aumento delle temperature ha complicato la situazione, perché quando cala il grip siamo più in difficoltà rispetto ai nostri rivali, ed oggi abbiamo faticato a tenere il passo dei primi. Nella seconda metà di gara abbiamo fatto una bella bagarre con Andrea ed altri piloti ma purtroppo ho perso una posizione proprio all’ultima curva. Il lato positivo è che sono salito al terzo posto nella classifica iridata ed ora andiamo al Sachsenring: lì ho sfiorato il podio lo scorso anno e questa volta punto a salirci» ha concluso.
Anche in testa non è mancata la bagarre tra le Yamaha di Fabio Quartararo (3°) e Maverick Viñales (1°), e la Honda di Marc Marquez (2°). Il campione del mondo si è scambiato più volte la posizione con i rivali ma nel finale si è dovuto accontentare del 2° posto, assistendo impotente alla fuga di Viñales. Lo spagnolo della Yamaha ha conquistato la prima vittoria stagionale, scacciando i fantasmi delle prime gare e ridando speranza alla casa dei tre diapason. Chi non è riuscito ad approfittare della giornata è il suo compagno Valentino Rossi, in difficoltà nel trovare l’assetto giusto e caduto nelle prime tornate nel tentativo di recuperare posizioni (dalla 14° da cui partiva).
Per quanto riguarda la lotta iridata, Marquez aumenta il suo vantaggio su Dovizioso (portandolo a 44 punti) e su Danilo Petrucci (- 52). Le speranze dei ducatisti si riducono Gp dopo Gp, anche considerando che la prossima gara al Sachsenring (Germania), il 7 luglio, è storicamente terreno di caccia dello spagnolo, sempre più dominatore del campionato.
(Giulio Sacco)