Non è una prerogativa di Narni quella di litigare sugli insostenibili costi per dare un ricovero ai cani randagi che vengono ritrovati nel territorio. Così il Comune di Amelia spende decine di migliaia di euro per ottemperare alla legge, spesa che si pensava di mitigare usando la panacea cui tutti pensano: dare in affidamento gli animali. C’è però un problema: ormai le famiglie che desiderano i cani già li posseggono e sarà complicatissimo, per non dire impossibile, far scendere gli animali che vengono trasportati verso il canile rifugio di Moricone di Narni. Anzi, il loro numero aumento tutti i giorni, con il pagamento di salatissime bollette. Ad ogni buon conto pare che il Comune non sia stato così sollecito nell’attuare un sistema di adozione adeguato e per questo i consiglieri del Movimento Cinque Stelle, Romano Banella e Gianfranco Chieruzzi esprimono la propria contrarietà con questo documento:
“Non è certo la prima volta che ci occupiamo del rapporto tra l’Amministrazione Comunale di Amelia, il canile rifugio Dog Paradise e l’Associazione Amici a 4 zampe di Amelia; l’ultima volta è stato nel consiglio comunale del 28 marzo scorso, quando con un’interrogazione chiedevamo alla Giunta perché ancora non si era addivenuti alla stipula di una convenzione tra gli enti citati allo scopo di favorire le adozioni dei cani. Allora ci fu risposto dall’Assessore Proietti Scorsoni che la stipula sarebbe stata siglata entro la fine di aprile 2019; seppur condannando il ritardo, accettammo di buon grado quella risposta che per noi poteva voler dire la fine della detenzione per qualcuno di quegli sfortunati animali, ma anche in considerazione del costo che la nostra Amministrazione e quindi la nostra comunità, devono sostenere per mantenere un singolo cane nel canile, pari a circa 1300 euro l’anno, cifra non indifferente per le misere casse del Comune di Amelia, che mantiene nella struttura circa 40 cani.
Il contratto di affido, della durata di 2 anni, risale a dicembre 2017 e nello stesso c’è scritto chiaramente che “Il gestore dovrà favorire la partecipazione delle associazioni animaliste e/o assimilabili e in ogni caso accreditate presso il Comune di Amelia, per le attività inerenti la tutela e il benessere degli animali, nonché per gli affidamenti degli stessi”; ad aggravare la posizione della Giunta, c’è la proposta dell’Associazione amerina Amici a 4 zampe, presentata da tempo immemore, che verte proprio a favorire le adozioni.
Ebbene siamo arrivati a luglio 2019, vale a dire 19 mesi dopo la stipula del contratto, a 5 mesi dalla scadenza ed ancora non abbiamo una convenzione firmata!
Da qui la domanda iniziale, a che gioco stiamo giocando?
Il ritardo della nostra amministrazione è, oltre che gravissimo, anche colpevole; non sappiamo perché ad oggi ancora non sia possibile favorire le adozioni con una convenzione firmata per altro prevista nel regolamento e non beviamo neanche la storiella della pagina social creata da un solerte cittadino allo stesso scopo. Incapacità o malafede? Mentre ci scervelliamo per risolvere questo dilemma, i cani in carico al comune di Amelia restano chiusi nelle gabbie del canile invece di entrare nelle case di chi potrebbe adottarli e le nostre già misere casse continuano a svuotarsi.
Questo il cambiamento promesso dall’Amministrazione Pernazza? Dopo 3 anni si lavora in continuità col passato, con l’aggravante delle dichiarazioni di buone intenzioni non solo in campagna elettorale, ma anche e soprattutto nell’arco dei tre anni fin qui passati dal giorno delle elezioni. Ci aspettiamo una fine della vicenda teatrale, con tanto di stipula della convenzione magari a pochi giorni dalla scadenza del contratto, applausi, fotografie e cotillons, in barba al rispetto di chi si batte per il benessere e le adozioni degli animali e dei cittadini di Amelia”.