L’Assemblea legislativa dell’Umbria, con il voto favorevole dei consiglieri dei gruppi Pd, SeR, Misto-Articolo1, Lega, Misto-Ricci Presidente/IC, Misto-Fiorini per l’Umbria, e l’astensione di Leonelli (Pd), ha approvato il Piano faunistico venatorio regionale 2019-2023.
Il nuovo PIANO FAUNISTICO VENATORIO è stato redatto sulla base del precedente. Effettua la riunificazione di quanto già previsto nei Piani delle due Province (che hanno di nuovo in capo la gestione della materia), e
approfondisce alcuni aspetti relativi alla pianificazione territoriale. In aggiunta c’è un corposo studio sullo status della fauna selvatica in Umbria sulla base del quale sono state fatte le scelte sulle zone di ripopolamento, le oasi, le aree di rispetto venatorio e gli appostamenti. Altri elementi di novità introdotti sono la formazione delle guardie venatorie e degli stessi cacciatori, oltre all’adeguamento delle normative rispetto alle prescrizioni del nuovo Psr (Programma Sviluppo Rurale) in materia di tutela dell’ambiente.
Il Piano ha come obiettivi principali la TUTELA E IL RECUPERO DELLA BIODIVERSITÀ e si pone come nuovo ed aggiornato punto di riferimento delle strategie per ottimizzare la PIANIFICAZIONE FAUNISTICO VENATORIA. Inoltre punta al conseguimento delle densità ottimali e alla conservazione delle popolazioni di fauna selvatica, attraverso la riqualificazione delle risorse ambientali e la regolamentazione del prelievo venatorio.
Il relatore dell’atto, Attilio SOLINAS (presidente Terza commissione), ha sottolineato che il Piano, predisposto
“è un atto importante e molto atteso. Portarlo oggi in Aula non è una velleità elettorale, ma un modo di rispettare una domanda forte che viene dal territorio, in particolare dalle associazioni venatorie e da quelle degli
imprenditori agricoli. Votarlo oggi è un atto di buon senso”.
Soddisfatto il consigliere Emanuele Fiorini del Gruppo Misto “perché oggi il piano faunistico arriva in aula sconfiggendo quel boicottaggio che qualcuno ha tentato di fare. Fin dall’inizio – aggiunge Fiorini – mi sono battuto perché il piano approdasse in aula e fosse approvato. A luglio scorso avevo scritto alla presidente dell’Assemblea regionale Porzi per iscrivere l’atto al primo consiglio utile. La caccia è tradizione, passione ed anche economia, merita perciò di avere a disposizione strumenti normativi corretti. Grazie ai colleghi che sono rimasti in Aula, a votare questo importante atto. Sono esterrefatto e condanno in maniera netta, invece, l’assenza del presidente Paparelli e di numerosi consiglieri della maggioranza. Anche oggi hanno dato il peggio di sé. Confido nell’operato del presidente assente affinché ora si adoperi per quanto riguarda la preapertura dell’attività venatoria.”