Si intitola “Ostium Augusti # 1” la mostra di Riccardo Murelli a cura diFranco Profili con contributo critico di Paolo Cicchini, che sarà inaugurata venerdì 13 settembre alle ore 19 nei sotterranei di Palazzo dei Priori a Narni, nell’ambito della “Corsa all’Anello La Rivincita 2019”.
“Riccardo Murelli – spiega Franco Profili – è artista di estrema serietà e coerenza. Abituato a lavorare in importanti progetti pubblici e privati, vive in Umbria e a meno che non sia impegnato in commissioni all’estero, progetta e realizza le sue opere a diretto contatto con le officine artigianali ancora attive nel territorio. Nonostante le relazioni costruite in anni di lavoro con musei, istituzioni, gallerie, aziende e fondazioni pubbliche e private internazionali non ha perso la voglia di valutare le proposte che nascono nel territorio in cui ha scelto di vivere. L’attenzione con cui misura le qualità dei progetti a cui lavorare lo ha portato nel tempo ad essere molto selettivo con gli altri e con se stesso e questo suo fare poco convenzionale anziché ridurre, ha dilatato il rispetto e i riconoscimenti che gli vengono riconosciuti. Questo suo essere deciso e poco disponibile alle mediazioni è solo uno dei tanti motivi che rendono speciale la mostra voluta dall’Ente Corsa all’Anello di Narni. L’intervento che l’artista ha pensato a misura degli spazi offerti dai sotterranei di Palazzo dei Priori è, infatti, occasione per la realizzazione di una vera antologica che raccoglie e mette per la prima volta a dialogo una ventina di lavori che partono da metà anni ’90, passano per la scultura in legno della Biennale di Venezia 2011 e arrivano ai recenti lavori in acciaio. L’altro, e non ultimo, elemento che aggiunge valore a questa mostra è questione difficile da dire e basti quindi ricordare che “ostium Augusti” si realizza in un momento davvero delicato per l’uomo-artista.
Siamo partiti dall’idea di proporre nei suggestivi sotterranei le sue sculture, anzi verrebbe da dire che sono stati quegli spazi – e la sequenza del percorso fatto di attraversamenti e piccoli locali che, tra luce e buio, scopri solo quando ci sei dentro – a volere Riccardo Murelli e quelle che Marco Enrico Giacomelli ha chiamato le “Architetture del desiderio”. Poi, a lavori in corso, mi sono reso conto di dover fare i conti con una serie di opere che anche se realizzate in tempi e materiali diversi dicono di una coerenza così radicale da portarmi a mettere tutto assieme: certamente il ferro, il corten e il legno delle sculture ma anche le Trasparenze Introspettive su pvc, le Rilievografie e gli splendidi gessi ad olio su carta. Una ricerca, quella di Murelli, che ha sempre guardato ai volumi con l’ambizione di farli dialogare in trasparenza con gli ambienti naturali e urbani ed è un miracolo del pensiero la sua capacità di tesseretonnellate e chilometri di ferro senza farne qualcosa di altroed estraneo ai paesaggi – che siano naturali, urbani o architettonici non fa differenza – per cui le sue opere sono nate. Un fare che ovunque inter-agisce funziona alla meraviglia perché è come figlio di una formula matematica dettata dalla natura e non dalle nostre teste condizionate. Quindi nulla di strano che questo progetto partito dai lavori scultorei e passato per quelli che, per i materiali e le tecniche usate non sembrerebbero essere tali, sia tornato esattamente al punto di partenza. Perché la materia su cui Riccardo disegna, muove e fa vivere le sue architetture è solo una e, alla fine, sempre la stessa: è il suo pensiero ed è assolutamente inutile, oltre che ridicolo, pretendere di dargli un nome”.
“Ostium Augusti # 1” di Riccardo Murelli sarà visitabile fino al 22 settembre, dalla domenica al giovedì dalle ore 10 alle 20, venerdì e sabato dalle ore 10 alle 22.