Depenalizzare il reato di disturbo della quiete e del riposo delle persone, prevedere sgravi fiscali per i locali che intendono adeguarsi alla normativa sull’impatto acustico, ridurre i costi della Siae per i giovani artisti e sottrarre la disciplina sugli spettacoli al controllo del Ministero dell’Interno.
Queste sono le proposte illustrate dal consigliere delegato della FIPE, Federazione Pubblici Esercizi, Rodolfo Citterio, nel corso di un incontro organizzato per valorizzare i locali e la musica dal vivo, un settore che muove un giro di affari pari a 1 miliardo di euro l’anno.
Argomento questo molto sentito anche a Terni dove ci sono locali , nella zona della MOVIDA e non solo, che organizzano serate con musica dal vivo. E che confermano le difficoltà nell’organizzare un evento live.
“Negli ultimi anni sono spuntati troppi paletti – ha detto Citterio – che rendono impossibile per chi gestisce un bar o un ristorante organizzare spettacoli dal vivo. Basta che ci sia un piccolo palco o sia previsto un sovrapprezzo per la prima consumazione ed ecco che una performance live in un locale da 150 persone viene equiparata a un vero e proprio concerto in piazza. Un’assurdità che, oltrettutto, penalizza giovani talenti.”
Citterio ha ribadito la necessità di spostare a un altro ministero (non quello dell’interno) la disciplina degli spettacoli altrimenti saranno considerati solo come tema di ordine pubblico.