Entro la fine del 2018 apriranno a Terni 3 nuove farmacie.
Tutto inizia sei anni, nel 2012, quando l’allora governo Monti nell’ambito dei provvedimenti per lo stimolo alla concorrenza ha varato il decreto “cresci Italia” attraverso il quale modificava il numero minimo di abitanti per singola farmacia e permetteva ai comuni di modificare la pianta organica che è l’attuale strumento normativo che autorizza l’apertura di nuove farmacie (le licenze sono contingentate).
Facendo seguito al decreto, la regione Umbria nel 2013 ha aperto il bando di gara delle nuove sedi emerse dalle varie modifiche fatte dai comuni alla pianta organica. Il consiglio comunale di Terni aveva previsto l’apertura di 5 nuove farmacie (lasciando scoperta la zona di Borgo Rivo) e quelle sono state messe a gara.
Dopo un lungo e articolato iter politico-amministrativo, nello scorso giugno sono stati interpellati i vincitori sulle loro preferenze e 3 sedi hanno incontrato il favore dei farmacisti vincitori.
Le sedi sono a Sabbione, a Maratta e a Rocca San Zenone mentre per le sedi individuate di San Rocco e Larviano nessuno dei vincitori ha avanzato richieste e si dovrà attendere un nuovo interpello con lo scorrimento della graduatoria dei vincitori, che sono oltre 800.
Il bando prevede l’apertura della sede entro dicembre 2018 pena la perdita della titolarità e lo scorrimento della graduatoria.
Sulle nuove sedi – c’è da aggiungere – pende un ricorso di alcuni titolari di farmacie già aperte.
Una nuova farmacia aprirà anche a Ponte san Lorenzo di Narni.
Si tratta di licenze a costo zero.
“Giunge così a conclusione – spiega l’assessore alla sanità, Luca Barberini – un progetto avviato per potenziare la presenza delle farmacie, intese come presidi di salute e centri di servizi, su tutto il territorio regionale, assicurando una copertura capillare per aumentare le opportunità a vantaggio dei cittadini”.
“Erano state 912 – aggiunge l’assessore – le domande ammesse al concorso, per 39 sedi disponibili, con graduatoria pubblicata nel gennaio 2017. Il ritardo nell’assegnazione delle stesse è stato determinato da alcuni ricorsi al Tar, che hanno interessato non solo l’Umbria ma tutte le altre regioni coinvolte nella procedura concorsuale indetta al livello nazionale, registrando recentemente una svolta positiva. Le 39 nuove farmacie daranno una risposta importante a diverse comunità del territorio regionale che avevano espresso l’esigenza di potenziare i servizi farmaceutici, avendo i requisiti per farlo”.
L’assessore ha aggiunto che “nel nuovo modello di sanità che stiamo realizzando in Umbria, le farmacie avranno un ruolo sempre più importante. Non saranno più soltanto luoghi per la distribuzione di farmaci, ma veri e propri presidi sanitari, in rete con i servizi territoriali, gli ospedali e le attività di prevenzione per dare risposte più efficaci ai nuovi bisogni di salute dei cittadini”.
Nel documento allegato i nomi degli assegnatari di sedi farmaceutiche dopo il primo interpello, in provincia di Perugia e in provincia di Terni.