“Detto in termini romaneschi, Ambrosoli era uno che se l’andava cercando”. Questa agghiacciante frase è di Giulio Andreotti, è una risposta alla domanda “Secondo lei perché Ambrosoli è stato ucciso?”, durante una intervista rilasciata al programma “La storia siamo noi”, anno 2009.
Altrettanto evidente di quanto fosse ingombrante e scomodo Giorgio Ambrosoli, avvocato liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona, il fatto che ai suoi funerali non fosse presente alcuna autorità: né un rappresentante del governo, né il prefetto, né il sindaco di Milano. Nessuno. Ambrosoli isolato e lasciato solo è stato il facile bersaglio dei sicari di Michele Sindona che soltanto così potevano metterlo a tacere. C’era rimasto lui dopo che perfino i vertici della Banca d’Italia , Paolo Baffi (governatore) e Mario Sarcinelli (vice direttore generale) , furono sollevati dai loro incarichi dopo essere stati arrestati per ordine della Procura di Roma per non aver trasmesso un documento alla stessa Procura. Fu evidente a tutti che Baffi e Sarcinelli furono arrestati perché davano fastidio alla politica per la loro opposizione, ad esempio, al salvataggio della Banca di Sindona che sarebbe ricaduto sulle tasche dei contribuenti.
La bellissima docu-fiction che ha ricostruito la triste parabola di Giorgio Ambrosoli è stata un mix di ricordi dell’epoca (i fatti raccontati vanno dal 1974 al luglio 1979 quando l’avvocato fu ucciso) attraverso le testimonianze degli amici, del giudice Gherardo Colombo, dello scrittore Corrado Stajano (suo il romanzo Un eroe borghese sulla figura di Giorgio Ambrosoli) e la fiction vera e propria con Alessio Boni nelle parti di Ambrosoli e Claudio Castrogiovanni in quella del maresciallo della guardia di finanza Silvio Novembre (recentemente scomparso) che gli è stato accanto negli anni della vicenda della Banca Privata Italiana.
Pur sapendo i rischi che correva Ambrosoli è voluto arrivare fino in fondo ma ha pagato un prezzo troppo alto per il suo coraggio. Si può dire, comunque, che la sua battaglia l’ha vinta. Tutti i risparmiatori della banca sono stati risarciti e Michele Sindona è stato estradato in Italia dagli Usa. Morì in carcere. dopo essere stato condannato all’ergastolo quale mandante dell’omicidio di Giorgio Ambrosoli, dopo aver bevuto un caffè al cianuro, portando con sé tutti i misteri.
L’AUDITEL DI MERCOLEDI’ 18 DICEMBRE
1) Docu-Fiction, “Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio”, Rai1: 2.478.000 spettatori (share 11,94%) .. “I soliti ignoti” sono stati visti da 5.526.000 spettatori (share 22,23%)
2) Doc, “Viaggio nella grande bellezza – Città del Vaticano”, Canale5: 2.327.000 spettatori (share 12,38%) .. “Striscia la notizia” è stata vista da 3.992.000 spettatori (share 16,07%)
3) Cronaca, “Chi l’ha visto?” ; Rai3: 2.099.000 spettatori (share 10,65%)
4) Teatro, “Salemme …il bello della diretta – Sogni e bisogni”, Rai2: 1.491.000 spettatori (share 7,04%)
5) Film, “Il settimo figlio”, Italia1: 1.367.000 spettatori (share 6,14%)
6) Calcio, Sampdoria-Juventus, Sky Sport: 1.175.000 spettatori (share 5,80%) .. A seguire, Brescia-Sassuolo è stata vista da 217.000 spettatori (share 0,9%)
7) Talk Show, “#CR4 – La Repubblica delle donne”, Rete4: 874.000 spettatori (share 5,21%)
8) Film, “Natale fuori città”, Tv8: 605.000 spettatori (share 2,70%)
9) Talk Show, “Speciale Non è l’arena – In piazza a Mezzojuso”, La7: 584.000 spettatori (share 4,16%)
10) Film, “The Medallion”, Rai4: 556.000 spettatori (share 2,40%)