Il Centro Operativo Comunale ha fatto il punto, questa mattina, sulla situazione che si è venuta a creare nei pressi della stazione di Cesi, tra via della Ferrovia e strada di Mazzamorello, a causa del rinvenimento di una bomba risalente al secondo conflitto mondiale, non esplosa.
Al momento è stata evacuata una zona compresa in un raggio di 381 metri. Interessate 355 persone.La quasi totalità delle quali ha trovato sistemazione propria, mentre 11 persone hanno pernottato all’interno del Palatennistavolo appositamente allestito.
“La situazione è sotto controllo e l’intera area – ha dichiar il sindaco Leonardo Latini – è posta in sicurezza in quanto si è provveduto all’allontanamento dei residenti, ringrazio i cittadini per la collaborazione e la comprensione. Si tratta di una emergenza rilevante in quanto l’ordigno rinvenuto è un residuato di particolare potenza che attualmente si trova in condizioni di possibile innesco. L’emergenza è destinata a durare fino alla neutralizzazione dell’ordigno. Particolarmente importante sarà la giornata delle operazioni di disinnesco, che andrà ad interessare un numero consistente di persone, anche perché ci troviamo in un’area, quella di Borgo Rivo, tra le più popolate della Regione.Tutte le decisioni, sulla individuazione della giornata delle operazioni, sull’ampiezza del raggio di sicurezza, sul numero dei cittadini interessati, verranno prese nella riunione di oggi, alle 18 in Prefettura. Da parte nostra chiederemo l’assistenza migliore per la cittadinanza, anche attraverso l’utilizzo dell’Esercito in funzione di presidio della zona. Sarà anche compito dell’Amministrazione Comunale informare i cittadini su quanto verrà stabilito. Il Comune poi, predisporrà, insieme alla Protezione civile regionale, tutte le misure a sostegno della popolazione, al fine di contenere quanto più possibile i disagi. Per quanto riguarda l’aspetto dell’assistenza sanitaria ai residenti che vivono situazioni delicate, per patologie in corso o per l’età avanzata, è al lavoro la Asl2 che interverrà con propri strumenti e strutture”.Attualmente l’area di sicurezza è delimitata tramite 15 punti di controllo con l’utilizzo complessivo di 76 volontari della protezione civile e l’impiego di sei pattuglie diurne e di 2 pattuglie notturne della Polizia Municipale.
AGGIORNAMENTO IL COMUNICATO DELLA PREFETTURA
Nel pomeriggio odierno si è tenuta in Prefettura, presieduta dal Prefetto Paolo De Biagi, la seconda riunione tecnica per l’esame degli interventi necessari alla bonifica dell’ordigno bellico trovato nella frazione Cesi del capoluogo.
pubblici servizi (acqua, gas, elettricità e telefonia) presenti nell’area interessata.
Nel corso della riunione sono state esaminate e concordate le procedure di bonifica con l’obiettivo di conciliare la maggior rapidità di intervento (tenendo conto che restano ancora fuori dalle proprie abitazioni oltre 400 persone) con il minor impatto sulle normali condizioni di vita della zona la quale, secondo le indicazioni tecniche fornite dagli artificieri, in occasione delle operazioni di bonifica dovrà essere oggetto di evacuazione in un raggio di 1.800 metri dal punto di stazionamento dell’ordigno; il tutto ovviamente per garantire le massime condizioni di sicurezza per persone, animali e cose.
Sarà necessaria, quindi, l’ evacuazione di alcune migliaia di cittadini dalle proprie abitazioni e, per le ragioni suindicate, si è ritenuto opportuno programmare le relative operazioni nella mattinata di domenica 29 luglio.
L’evacuazione avrà inizio alle ore 6,00 e, solo al termine, si effettuerà despolettamento e la messa in sicurezza dell’ordigno.
Il rientro nelle abitazioni è previsto, presumibilmente, nello stesso l pomeriggio attorno alle ore 16,00.
Effettuata l’evacuazione dell’area a cura del Comune con l’assistenza dei volontari di protezione civile e sotto la vigilanza delle Forze di Polizia che cureranno l’interdizione dell’accesso alla zona e dopo il despolettamento dell’ordigno, gli artificieri procederanno al suo trasporto presso una cava limitrofa ove, sempre in condizione di massima sicurezza, sarà fatto brillare.
Durante il periodo delle operazioni sarà interdetto il traffico e l’accesso alla zona interessata a tutte le persone non espressamente autorizzate. Sarà altresì sospeso nella zona il servizio di trasporto pubblico che sarà sostituito con un servizio di navetta per favorire l’evacuazione verso le strutture collettive individuate
Nella medesima zona sarà interdetto il traffico aereo, a cura dell’ENAC, nello spazio sovrastante fino ad una altitudine di 1.400 metri.
Dalla giornata di domani il Comune di Terni renderà disponibile sul proprio sito un recapito telefonico da contattare per informazioni, la cartografia dell’area interessata dall’evacuazione con l’elenco delle abitazioni ivi comprese
ALLA RIUNIONE HA PRESO PARTE ANCHE IL SINDACO DI TERNI, LEONARDO LATINI
“Già dalla mattinata di giovedì – ha dichiarato il sindaco – informeremo in maniera puntale tutti i cittadini interessati a questo provvedimento, rendendo noti i nomi delle vie e i numeri civici coinvolti nella zona di sicurezza. In queste ore gli uffici della Protezione Civile comunale e dell’anagrafe stanno quantificando in maniera precisa il numero dei Ternani coinvolti. Si tratta di una emergenza che riguarderà comunque qualche migliaio di persone. Comprendo benissimo che si tratta di una situazione di disagio, ma oggi nel corso della riunione si è rimarcato che tutte le operazioni di disinnesco devono svolgersi in un contesto assoluto di sicurezza per le persone. Questo è anche l’obiettivo fondamentale dell’Amministrazione Comunale.