Sono cominciare le “grandi manovre” per la riorganizzazione delle diocesi dell’Umbria. Con l’andata in pensione del vescovo di Orvieto si è assistito alla prima mossa, la nomina di Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, destinato a reggere quella diocesi, che comprende oltre ad Orvieto ed attualmente pure Todi. Monsignor Sigismondi “rimane amministratore diocesano di Foligno fino al trasferimento nella sua nuova Diocesi» come dicono da Foligno.
Insomma via alla ristrutturazione che prevederebbe il confluire di Foligno nell’Archidiocesi di Spoleto-Norcia. Poi toccherebbe a Perugia-Città della Pieve che assorbirebbe Todi, mentre Orvieto, come da tempo preconizzato, farebbe diocesi unica con Terni, Narni, Amelia.
Difficile a quel punto che la sede diocesana possa rimanere a Terni in quanto ad Orvieto esiste la basilica costruita per il miracolo più importante dell’intera cristianità, oltre ad essere bellissima. Il tempo di attesa è quello dell’andata in pensione di monsignor Piemontese, che dovrebbe avvenire tra un anno.