Il sindaco Francesco De Rebotti non ci sta e rifiuta il piano con cui l’Anas ha “confezionato” mesi di disagi agli abitanti di Narni Scalo: “C’erano altre soluzioni – ha affermato – E chiedo a tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, nazionali, regionali e provinciali di aiutarmi ed aiutarci a cambiare questa assurda scelta”. Come si poteva fare, allora per alleviare il problema? De Rebotti è preparatissimo: “Spalmare il disagio per un territorio più vasto. Nello specifico non si doveva far entrare in superstrada i mezzi pesanti, facendoli uscire a Fiano Romano; poi potrebbero percorrere la Flaminia e la Terni-Rieti; oppure uscire a Orvieto, per chi veniva da nord, riprendendo poi la E45 a Todi. L’ultima posizione era quella della uscita a Valdichiana per poi andare a riprendere E45 a Ponte san Giovanni”.
Ma di seguito l’accorato appello di De Rebotti che prende coscienza della gravità della situazione: “Non discuto assolutamente la scelta per salvaguardare l’incolumità delle persone e sono certo che Anas farà del tutto per intervenire rapidamente. Ma la vicenda si trascinerà presumibilmente per mesi uscendo dalla categoria dell’emergenza, che ha comportato in passato l’utilizzo della viabilità interna ed urbana narnese per permettere (in caso di incidenti o neve) al traffico di defluire nei periodi brevi di chiusura. Questa vicenda non può essere affrontata allo stesso modo. Non è possibile riversare per mesi sul sistema viario narnese tutto il traffico della superstrada. E solo assurdo pensarlo per la mole, le caratteristiche, la pericolosità del traffico soprattutto pesante. Già in questi giorni abbiamo assistito ad un fenomeno massiccio che si distribuisce su tutte le arterie e non solo sulla viabilità indicata, in particolare dei mezzi pesanti, numerosissimi, che utilizzano pur non potendo il passaggio a Narni Scalo, completamente indifferenti ai limiti di velocità. Sono numerose le segnalazioni dei cittadini in questo senso. Domani chiederò un cambio assoluto di strategia e di scelta per difendere l’incolumità dei miei cittadini, la vivibilità e la sicurezza di chi transita e chi risiede. Le soluzioni ci sono e chiedo a tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, nazionali, regionali e provinciali di aiutarmi ed aiutarci a cambiare questa assurda scelta. Per quello che mi riguarda sono pronto ad intraprendere qualsiasi azione ed assumermi qualsiasi tipo di responsabilità nell’utilizzo di strumenti che impediscano questa ferita al nostro territorio. Non possiamo essere sempre e solo noi a Narni a subire gli eventi provocati dalla presenza di questa arteria vecchia, senza viabilità d’emergenza all’altezza. Non possiamo essere solo noi da Narni a spingere per studiare ed attivare soluzioni diverse da quelle adottate”.