I gruppi consiliari di minoranza al comune di Terni sono critici con la giunta per quel che riguarda la gestione del fondo affitti e dei contributi per i libri di testo.
” Dopo l’inaccettabile ritardo con l’erogazione dei buoni spesa per l’emergenza alimentare sul quale nei prossimi giorni faremo l’accesso agli atti per verificare le cause del ritardo e la correttezza delle procedure adottate – scrivono in un comunicato congiunto il M5S, il Pd, Terni Immagina e Senso Civico – ora sul fondo di sostegno per gli affitti rischia di ripetersi la stessa storia. Inquilini e proprietari sono da mesi in affanno e non possono aspettare i comodi dell’amministrazione comunale e la lentezza della politica. Chiediamo che la procedura venga attivata celermente e che quanto prima possano essere utilizzati ed erogati i fondi stanziati in favore di tante famiglie in affanno. Che gli inquilini non debbano aspettare settimane e mesi e fare trafile burocratiche fra incertezze continue come accaduto per l’emergenza alimentare”.
“Riteniamo inaccettabile – M5S, Pd, Terni Immagina e Senso Civico – quanto sta accadendo anche sul fronte scolastico. I genitori non possono essere costretti ad anticipare interamente i soldi per i libri scolastici dei loro figli, addirittura a titolo di caparra che poi potrebbe non essere restituita. Comprendiamo la situazione in cui versano tante attività commerciali ma riteniamo assurdo che il Comune stipuli un accordo scaricando sulle famiglie ternane gli oneri di questa situazione. Dal Comune viene addirittura imposto, senza nessun confronto, ai cittadini ternani di farsi garanti loro di quello che è di spettanza del Comune sulle cedole librarie, rischiando di perdere loro la caparra, se il Comune non adempie ai suoi doveri entro i termini previsti dall’accordo. Una situazione vergognosa ed inaccettabile, che giustamente sta facendo montare la protesta nella città. Infine, segnaliamo anche che i corsi per affidi e adozioni non sono stati ad oggi ancora ripresi, nonostante le modalità di smart working consentite dalla legge. Questi ritardi rischiano di inserirsi all’interno di un percorso già lungo e difficoltoso e di cagionare disagi a tutti gli interessati, in particolare ai beneficiari”.