C’è voluto più di un anno d’intenso lavoro, di studio e dettagliata progettazione, ma adesso si può affermare che la Foresta Fossile tornerà a vivere, come non ha mai fatto negli ultimi quarant’anni!
A ideare e a volere questo importante progetto di rilancio, è stato Massimo Manini, autore, attore e regista di teatro, documentari e cinema, che insieme ad altri stretti collaboratori, ha dato vita ad un gruppo di lavoro fortemente motivato per creare Surgente, la Società Cooperativa di Comunità, che grazie ad un innovativo e ambizioso progetto, si è aggiudicata l’appalto per la gestione del sito paleontologico più esclusivo al mondo: la Foresta Fossile di Dunarobba.
L’idea infatti, che ha raccolto il consenso della Provincia di Terni, della Sovrintendenza dell’Umbria e di alcuni docenti dell’Università di Perugia, sta nel far ruotare intorno alla Foresta Fossile, un “progetto artistico, culturale ed economico” mai pensato e realizzato prima, che non dialoga solo col territorio aviglianese e quello dei comuni circostanti, ma che strizza l’occhio ad una visione molto più europea.
Lo farà per 365 giorni all’anno, offrendo una decisa ventata di nuovo e un forte impulso all’economia locale, che va oltre il semplice “sbigliettamento” . Quello diretto da Massimo Manini e dal suo team di lavoro, infatti, è un progetto innovativo “modernamente antropologico”, dinamico, nuovo, articolato e soprattutto interdisciplinare, dove educazione ambientale, ricerca, arte e spettacolo, scienza, territorio e cultura, convivono non solo per incrementare il volume delle presenze turistiche, ma per dare una svolta culturale e imprenditoriale al piccolo e giovane comune delle “Terre Arnolfe” proiettando Avigliano Umbro al centro di una visibilità mai avuta precedentemente. Un vero e proprio volano per tutte le realtà circostanti, quello ideato da Surgente: un progetto “ambiziosamente pilota” che intende “fare scuola” a quelle realtà comunitarie che vorranno provare ad attuare un rilancio del proprio territorio: da qui ai prossimi “8 anni + 1”, tanto è la durata dell’appalto vinto dalla “prima” Cooperativa di Comunità dell’Umbria a gestire un progetto di questa entità e importanza.
“Novità nella novità” infatti, è proprio la costituzione di una Cooperativa di Comunità: una forma associativa assolutamente nuova per l’Umbria, ma che in altre regioni ha portato risultati straordinari, creando lavoro e tutela del territorio, ridisegnando in modo “lungimirante” il rispetto del paesaggio. Il restyling infatti ideato per il geosito di Dunarobba, spazierà dalla comunicazione in 4 lingue a un rinnovato e accattivante merchandising; dalla realizzazione di un nuovo profilo Facebook e Linkedin, alla costruzione di un più aggiornato sito web: fino all’attivazione di un esclusivo canale youtube sul quale settimanalmente verranno pubblicate “video-pillole” inerenti a curiosità scientifiche sulla Foresta Fossile e sul territorio che la ospita. Per non parlare degli straordinari tronchi, sui quali è già stata presentata una bozza di progetto architettonico alla Sovrintendenza e sulla quale si sta già lavorando, per restituire al geosito quella visione d’insieme originale, che le “antiestetiche capannine in lamiera” poste loro sopra, hanno profondamente deturpato.
Insomma, a partire dal 1 luglio, la Foresta Fossile “comincerà a muoversi”, “tornando ad essere più viva che mai”.