La Caritas di Terni ha aderito all’iniziativa “Share the Journey – Condividiamo il viaggio” , promossa dalla Caritas Internationalis e dalla Caritas italiana. Ieri sera è stata organizzata una festa nella sede della mensa di San Valentino cui hanno partecipato un centinaio di migranti.
“Abbiamo deciso – afferma Francesco Venturini – di condividere insieme a loro una serata conviviale, condividendo il pasto con cibo preparato dalla mensa di San Valentino e preparato da ragazzi africani.” La serata è poi proseguita con la musica e una sfilata di abiti tradizionali africani.
“Abbiamo aderito a una iniziativa che la Caritas ha proposto in tutta Italia – sottolinea Venturini – in occasione della giornata internazionale del rifugiato.”
Abbiamo chiesto a Francesco Venturini se i migranti, i rifugiati rappresentano un problema, un allarme sociale.
“Assolutamente no – ha risposto Venturini – non sono né un problema né un allarme sociale, sono anzi una risorsa e noi lo dimostriamo quotidianamente. Abbiamo un gruppo di ragazzi che si dedicano ai beni pubblici della città, puliscono Piazza Dalmazia, hanno tolto l’erba in alcune scuole di proprietà della provincia, l’alberghiero, l’Itis, geometri, ragioneria, lo possiamo fare perché abbiamo una convenzione con il Comune e la Provincia di Terni. Questi ragazzi danno un servizio alla città a titolo gratuito, restituiscono alla città quello che noi gli offriamo, cioè l’accoglienza.Secondo me possiamo essere molto tranquilli e sereni”.
A Terni i rifugiati sono circa 200.
Alla domanda se prima dobbiamo pensare agli italiani, Venturini ha risposto:”io penso che prima dobbiamo pensare alla persona.Noi, ad esempio, siamo una organizzazione che pensa alla persona.I nostri numeri ci dicono che oltre il 50% delle persone che si rivolgono alla Caritas San Martino non sono straniere, sono italiane.Oltre il 50% delle persone che viene alla mensa sono italiane, le persone cui diamo un contributo per pagare le bollette sono oltre il 50% sono italiane, noi non guardiamo il colore della persona, noi guardiamo la persona e il bisogno che ha.”
Venturini ha poi voluto sottolineare il fatto che, comunque, la Caritas per le sue attività, “non sottrae risorse pubbliche.Se noi otteniamo dei finanziamenti è perché partecipiamo a dei progetti,a delle gare, che lo Stato pubblica e se le vinciamo ci vengono assegnate risorse a servizi.Raccogliamo risorse private, l’8 mille dalla chiesa cattolica, i contributi della Fondazione Carit e le riportiamo alla città.”
Abbiamo chiesto ancora al presidente dell’associazione San Martino se prevede cambiamenti con la vittoria di Latini o De Luca, al ballottaggio, rispetto al passato:”qualcosa cambierà ma, dal mio punto di vista, sul fronte del sociale, sul fronte dell’accoglienza, penso che se cambieranno dovranno farlo solo in meglio e portare più risorse. Non credo ci saranno cambiamenti epocali o cambiamenti che non rispettano le persone.Io sono fiducioso e molto tranquillo avendo anche parlato con i candidati sindaci.”
Ai migranti e rifugiati ha portato il suo saluto anche il vescovo di Terni, Mons. Giuseppe Piemontese.
Presente anche il direttore della Caritas, Ideale Piantoni.