“È stato un momento importante quello svoltosi a Roma in Piazza del Popolo solo qualche giorno fa ed organizzato dall’Associazione Italia-Tibet” precisa il referente umbro dell’associazione, Pier Francesco Quaglietti. Una manifestazione che voleva ricordare il 31esimo anniversario della strage di Piazza Tienanmen ed evidenziare ancora “l’oppressione in cui vivono i Tibetani, gli Uighuri, i Falun Gong e altre minoranze private dei diritti civili”. Non sono mancate le testimonianze sul dramma di queste popolazioni private della libertà così come i richiami alla fine della democrazia ad Hong Kong.
“Una colonizzazione – ha continuato il referente umbro – che cercheremo di portare costantemente all’attenzione anche dell’opinione pubblica umbra con iniziative culturali e conferenze in alcune città della nostra regione. Questo per ricordare la storia e la lunga tradizione del popolo tibetano e quella strisciante colonizzazione che ha portato la Cina ad appropriarsi delle ricchezze naturali del Tibet, sfruttandone le risorse, distruggendone le millenarie foreste, e scaricandovi i rifiuti nucleari con danni irreversibili per l’ambiente e le condizioni di vita”.
Pier Francesco Quaglietti ha ricordato poi la “costante crescita dell’Associazione Italia-Tibet anche in Umbria con nuove iscrizioni, in particolare di giovani, e questo è un dato quanto mai significativo. Gli obiettivi sono chiari, e se l’associazione nella nostra regione è ripartita con un forte slancio lo si deve anche alla presenza che più volte il presidente nazionale Claudio Cardelli ha assicurato in appuntamenti con diversi rappresentanti istituzionali”.