Durante gli stati generali dell’economia in corso a Villa Pamphilj a Roma è stato il premier Giuseppe Conte ad annunciare che il governo punterebbe a un rafforzamento delle rete ferroviaria interregionale. Fra queste sarebbe interessata a un progetto di Alta Velocità la linea Roma-Ancona che attraversa e collega tre regioni: Lazio, Umbria e Marche. Si tratta di una ipotesi suggestiva, a lungo termine, ma estremamente complessa e costosa. Basti pensare solo al raddoppio della linea nel tratto umbro. La eventuale realizzazione dell’alta velocità permetterebbe di risparmiare 2 ore di tempo ai viaggiatori che da Roma devono raggiungere il capoluogo marchigiano.
“L’Alta Velocità della tratta Roma-Ancona, che il presidente del Consiglio ha dichiarato tra le priorità nel piano di rilancio per l’Italia, rappresenta un’occasione unica per superare l’isolamento della regione ed in particolare dell’Umbria meridionale – ha commentato Thomas De Luca, consigliere regionale del M5Stelle. E’ necessario promuovere una nuova pianificazione delle infrastrutture dell’AV in Umbria e per questo è necessario rivedere il Piano Trasporti regionale 2015-2024 – ha aggiunto. La Regione Umbria deve prendere quindi l’impegno di intraprendere interlocuzioni ufficiali con il Governo nazionale, le Regioni Lazio, Marche e il Gruppo FS perché proprio nel momento in cui la programmazione delle infrastrutture sta per disegnare la nuova mobilità dell’Italia, gli Enti Locali devono essere coinvolti e Terni deve avere una propria fermata AV da insediare ex novo.
La velocizzazione del servizio comporterebbe un forte innalzamento qualitativo per il viaggiatore e farebbe dell’Umbria una terra finalmente ben collegata con il resto d’Italia, migliorandone l’immagine e l’attrattività con significative ricadute ad ogni livello. Inoltre un sistema ad ‘Alta Capacità’ catalizzerebbe su ferrovia enormi volumi merci. La nuova Roma-Ancona, quindi, potrà anche assorbire il traffico merci tra i due principali porti dell’Italia centrale, facendo dell’Umbria un hub essenziale di scambio est-ovest e nord-sud, Mentre le produzioni locali, ingentissime nel Ternano-Narnese, potranno spostarsi senza impiego di camion, abbattendo le emissioni e accrescendo la qualità della vita dei residenti.