“La nostra non è una semplice presenza “formale”, ma la conferma di un impegno convinto e concreto a favore dell’Ast che rappresenta una storica e fondamentale presenza per il territorio e, allo stesso tempo, costituisce un polo strstegico per il sistema industriale italiano”.
Così i parlamentari della Lega Umbria Stefano Lucidi, Valeria Alessandrini e Luca Briziarelli che hanno partecipato all’incontro promosso dalle sigle sindacali preoccupate per il futuro dell’Ast. Un momento di confronto e scambio di informazioni sul sito ternano e sulle prospettive, a fronte delle dichiarazioni della multinazionale tedesca di voler dismettere oltre il 50% dei suoi asset tra cui anche le acciaierie umbre.
“Durante l’incontro abbiamo esposto alcune delle iniziative già messe in campo dalla Lega, scrivono in una nota, come l‘emendamento Saltamartini per l’ampliamento della Golden Power anche al siderurgico, l’emendamento Lucidi per i costi indiretti della CO2 che si aggiungono al lavoro dei mesi scorsi condotto insieme al Senatore Briziarelli per l’approvazione dell’end of waste, fondamentale per l’avvio del recupero delle scorie nell’ambito del progetto avviato dall’azienda finlandese Tapojärvi.
Sappiamo che queste iniziative non bastano ed è per questo che chiediamo maggiore attenzione al Governo, non solo in termini di monitoraggio e supervisione della eventuale procedura di vendita, che ancora non è stata ufficialmente aperta, ma anche di maggior incisività in sede Europea dove, allo stato attuale, il Governo non ha certo brillato nel contrasto al dumping commerciale e nella difesa del mercato nazionale.
Il Governo deve trovare, secondo i parlamentari umbri, la formula giusta, anche legislativa ed istituzionale per poter essere attore di questa vicenda. Al momento infatti non è ben chiaro quale sarà o potrà essere il ruolo del Governo italiano. Nessuno pretende di sovvertire le regole del mercato, tuttavia tali regole devono tenere conto delle esigenze strategiche nazionali e vedere, se necessario, direttamente impegnato lo Stato nella difesa di tali interessi.
Sarà poi importante capire se gli annunci di dismissione di circa il 50% degli asset della multinazionale stanno effettivamente andando avanti o se, come la procedura Ast, essi siano ancora in alto mare.
Siamo coscienti del fatto che ogni soggetto coinvolto dovrà fare la sua parte e la filiera politica della Lega-Umbria – concludono Stefano Lucidi, Valeria Alessandrini e Luca Briziarelli – sta ponendo la giusta attenzione sulla vicenda ed è per questo che chiediamo di fare al Governo altrettanto”.