Visita privata, stamane, di Vittorio Sgarbi, al deposito di Santo Chiodo, a Spoleto, dove sono custodite circa 6 mila opere d’arte salvate dalle macerie del terremoto che nel 2016 ha particolarmente colpito, in Umbria, le località di Norcia, Cascia e Preci.
Per il noto critico d’arte “la priorità assoluta del nuovo Governo, deve essere la ricostruzione delle zone terremotate, rivitalizzando le aree danneggiate del Centro Italia”.
Accompagnato dalla soprintendente umbra alle Belle arti, Marica Mercalli, Sgarbi si è soffermato per constatare le condizioni in cui versano dipinti e sculture in attesa di essere restaurati. “Entrando in questo deposito – ha detto – si ha la sensazione di essere in un ospedale dove comunque ci sono dei malati curabili, tutte le opere potranno essere recuperate senza grandi problemi, anzi, alcune miglioreranno dato che erano state depauperate più dal tempo e dall’incuria che dal terremoto”.