Il consigliere comunale Emanuele Fiorini attacca duramente l’azienda ospedaliera di Terni sulle stabilizzazioni.
“Mentre la Presidente della Regione Tesei insieme all’assessore alla Sanità Coletto pensano a smantellare la sanità pubblica ternana, scrive, all’interno della Usl2, come già scritto giorni indietro, avvengono giochi di potere che sembrerebbero in corso anche all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Terni.
Riguardo al nosocomio ternano sono due le questioni da mettere in rilievo: una riguarda il Dirigente della Struttura complessa di contabilità dottor Riccardo Brugnetta che sembrerebbe avere un procedimento penale in corso per “concorsopoli”, rispetto al quale non sarebbe stato aperto alcun procedimento disciplinare da parte dell’Azienda Ospedaliera. Procedimento che, invece, sarebbe stato per legge obbligatorio, salvo poi sospenderlo in attesa della pronuncia di condanna o di assoluzione del dirigente.
L’altra questione, invece, riguarda la Dirigente della Struttura Complessa di economato e servizi alberghieri e dirigente della struttura di acquisizione beni e servizi dottoressa Cinzia Angione che sembrerebbe avere due avvisi di garanzia e neanche nei suoi confronti sarebbe stato aperto alcun procedimento disciplinare. Pare anche che la dottoressa Angione, funzionaria a tempo indeterminato poi nominata dirigente a tempo determinato fino a marzo 2020, nel mese di aprile dello stesso anno sia stata stabilizzata dirigente a tempo indeterminato sulla base di un accordo fra Sindacati e Regione. Tale stabilizzazione sarebbe illegittima, in quanto la Legge Madia non consente la stabilizzazione di un dipendente, ma solo di personale precario, peraltro non appartenente al ruolo amministrativo.
Quanto detto trova riscontro anche in una recente sentenza del Consiglio di Stato, la n. 872 del 3 febbraio 2020.
In merito a questa vicenda, si domanda Fiorini, il dottor Pasquale Chiarelli, Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Terni, cosa dice?
Laddove quanto enunciato trovi riscontro nei fatti, quali sono le azioni che intende mettere in atto?
Il ricorso alle stabilizzazioni è stato fatto anche per i Dirigenti amministrativi delle Usl Umbria2 e Umbria1, da me già denunciato qualche tempo fa. Ormai è divenuto un modus operandi, conclude Fiorini, non solo non legittimo, ma che va a discapito di quanti, veramente meritevoli, avrebbero potuto partecipare ai concorsi pubblici per il reclutamento di profili dirigenziali.
E la Presidente Tesei con l’Assessore Coletto che tanto si riempiono la bocca con la parola cambiamento, cosa ne pensano di questo uso o meglio abuso delle stabilizzazioni?”