Gli effetti del crollo del PIL in seguito al lockdown e alla crisi sanitaria ancora in atto si fanno sentire ancora sull’inflazione. L’Italia rischia la deflazione visto che per il quarto mese consecutivo l’inflazione resta in territorio negativo, -0,5% ad agosto. L’inflazione acquisita per il 2020 – secondo l’ISTAT – ossia il dato prevedibile a fine anno in caso di variazioni nulle nei prossimi mesi, è pari a zero.
Come spiega bene INVESTIRE OGGI: la deflazione ha anche conseguenze sui conti pubblici. Prezzi calanti riducono il fatturato nominale delle imprese, con la conseguenza che le entrate fiscali diminuiscono. Inoltre, il prodotto interno lordo, che in questa fase segna già variazioni parecchio negative, tende a contrarsi ulteriormente per l’effetto-prezzi. In definitiva, la deflazione allarga il deficit di bilancio e tende a squilibrare maggiormente il rapporto tra debito e pil. Non a caso, posti dinnanzi all’alternativa di scegliere tra un rialzo e un ribasso dell’inflazione dell’1%, i governi opterebbero perlopiù per il primo scenario, al fine di coglierne gli effetti fiscali positivi.
E anche tra i privati, la deflazione ha conseguenze d’impatto. I debitori risultano penalizzati, i creditori avvantaggiati. I primi, infatti, sono costretti a restituire una somma di denaro dal valore reale superiore. Nel migliore dei casi, redditi stagnanti non sempre potrebbero mostrarsi in grado di sostenere il peso dei debiti. Peraltro, poiché il calo dei prezzi tende a riguardare perlopiù i beni durevoli, le famiglie tendono a rinviarne i consumi per approfittare di occasioni future migliori, aggravando la crisi.
A TERNI INFLAZIONE A -0,1%
Anche a Terni l’inflazione è negativa anche se le dinamiche sono leggermente diverse rispetto al dato nazionale.
Abbiamo avuto un tasso annuo pari a -0,4% a maggio, 0 a giugno, +0,5 a luglio e -0,1% ad agosto.
Complessivamente i prodotti alimentari hanno fatto registrare ad agosto un aumento dei prezzi pari al 2%. Ma sul carrello della spesa quello che ha pesato di più è il vertiginoso aumento dei prezzi della frutta (+17,7%). In calo il prezzo del pesce (-1,8%) mentre il prezzo della carne è in leggera crescita (+2,4%). Quasi stabile il prezzo del pane (+0,6%) e quello del latte, delle uova e dei formaggi (+0,9%)
Sostanzialmente stabili i prezzi di abbigliamento e calzature.
Per le famiglie un po’ di sollievo arriva dal calo delle bollette: acqua (-8,2%), elettricità (-8,2%) , gas (-14,7%) , gasolio per riscaldamento (-9,4%).
E’ sceso anche il prezzo della benzina (-9%).
IL REPORT COMPLETO SULL’INFLAZIONE A TERNI