“Non è questione di ideologie, è questione di amore per la città, la nostra città. E quindi noi siamo disposti a parlare con tutte le altre forze politiche”. Pensa già al “dopo” Piergiorgio Bonomi, il candidato sindaco di Casa Pound, incoraggiato dal fatto che – come ha affermato nel presentare la lista dei candidati alle prossime comunali ternane – “in quattro anni abbiamo triplicato i consensi in questa città”.
Una città per la quale Casa Pound chiede più lavoro, più sicurezza, meno degrado, un controllo stretto dell’immigrazione: “Noi vogliamo che a Terni non arrivi più alcun clandestino. E chiediamo anzi che il Comune esca dall’accordo sul progetto Sprar”, il Sistema di Protezione per richiedenti asilo e protezione che concede risorse ai Comuni per realizzare progetti di accoglienza. “Si può fare – ha spiegato Bonomi – Lo hanno fatto a Todi, per esempio”. Todi, dove Casa Pound ha un proprio consigliere nella maggioranza in Comune.
Chissà se Bonomi ritiene che anche a Terni possa succedere? “Noi ci impegniamo coi nostri militanti a sostegno dei cittadini che hanno più bisogno, in certe zone di Terni il 4 marzo abbiamo preso il 4% e questo è il nostro punto di partenza”. Se sarà in consiglio comunale Bonomi promette battaglia, su una questione essenziale: il rilancio del centro cittadino sacrificato alle esigenze della grande distribuzione. E poi la sicurezza: “Noi continueremo nelle nostre passeggiate della sicurezza”. Così come annuncia una battaglia costante per il rilancio della meritocrazia intesa come valore aggiunto negli enti e nei servizi pubblici. Certo un forte cambiamento di tendenza. La promessa è una sola, alla fin fine: l’impegno per amore della città, un impegno costante e incrollabile.