Sono in arrivo i primi di 20 milioni di euro per l’area di crisi complessa industriale.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato l’avviso per la selezione di iniziative imprenditoriali nel territorio dell’area di crisi industriale complessa “Sistema locale del lavoro di Terni” a valere sul regime di aiuti previsto dalla Legge 181/1989 che promuove programmi di investimento finalizzati alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Secondo il vice presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli, si tratta “del primo e importante avviso con cui si dà attuazione concreta al Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi complessa.
“A disposizione per questa misura – aggiunge Paparelli – ci sono risorse per 20 milioni di euro. Si tratta di una misura fondamentale, finalizzata all’attrazione di investimenti destinati al rilancio delle attività industriali, alla salvaguardia e all’incremento dei livelli occupazionali, con particolare attenzione ai lavoratori e alle lavoratrici licenziati e ai disoccupati, al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale nel territorio dei Comuni appartenenti all’area di crisi industriale complessa del Sistema locale del lavoro di Terni.
Seguirà a breve l’attivazione di ulteriori strumenti regionali e nazionali che potranno dare una risposta concreta ai progetti d’impresa emersi in fase di manifestazione di interesse o attraverso strumenti di ricerca emanati dal Mise per un totale di oltre 58 milioni di euro”.
Con l’avviso pubblico relativo alla legge 181/89, pubblicato dal Mise – si legge in una nota della Regione – si promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti, nel territorio di 17 Comuni umbri ricompresi nell’area di crisi industriale complessa: Terni, Narni, Acquasparta, Amelia, Arrone, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Ferentillo, Giove, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montefranco, Otricoli, Penna in Teverina, Polino, San Gemini, Stroncone. Le iniziative imprenditoriali devono prevedere la realizzazione di programmi di investimento produttivo o programmi di investimento per la tutela ambientale eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione.
Devono inoltre comportare un incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. Per quanto riguarda l’assunzione del personale, viene indicato di procedere prioritariamente a rioccupare lavoratori licenziati e disoccupati, percettori o non più di ammortizzatori sociali, a causa di ristrutturazioni aziendali di imprese di uno o più dei 17 Comuni umbri del Sistema locale del lavoro di Terni, così come stabilito da una delibera della Giunta regionale dell’Umbria.
I programmi di investimento, con spese ammissibili di importo non inferiore a 1,5 milioni di euro, devono riguardare le attività economiche individuate dalla normativa, tra cui sono considerati prioritari ambiti produttivi quali quelli delle industrie alimentari, bevande, tessili, prodotti chimici, materie plastiche, metallurgia ed altri.
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.a. – Invitalia, secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione dedicata alla legge n. 181/1989 del sito internet dell’Agenzia (www.invitalia.it) a partire dalle ore 12 del 2 luglio 2018 e fino alle ore 12 del 17 settembre 2018 condizionatamente all’avvenuta registrazione presso la Corte dei Conti dell’Accordo di programma.
Invitalia renderà noto sul proprio sito (www.invitalia.it) l’eventuale mancata registrazione dell’Accordo di programma entro la data del 29 giugno 2018 ed i nuovi termini per la presentazione delle domande.