E’ stato allestito anche a Terni il programma delle iniziative del 25 Aprile, per la celebrazione del 73° anniversario della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Occasione per la quale l’amministrazione municipale ternana, ha predisposto un apposito manifesto.
La cerimonia prenderà il via alle 10,30, a Palazzo Spada, con la parte commemorativa alla quale prenderanno parte il commissario straordinario al Comune di Terni, Antonio Cufalo, il vicepresidente della Regione Umbria Fabio Paparelli, il presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi, la coordinatrice regionale dell’Anpi Mari Franceschini. Successivamente, la manifestazione si sposterà all’esterno del Palazzo dove il corteo delle autorità, dell’ANPI e dei rappresentanti delle forze combattentistiche e d’arma, accompagnato dalla Banda Tullio Langeli di Cesi, si recherà in piazza della Repubblica, a ponte Garibaldi e presso il monumento ai caduti, in piazza Briccialdi, per la deposizione delle corone d’alloro.
Ed in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, anche la Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, ha inteso lanciare un messaggio: “Questa – ha detto – è la Festa della Liberazione nazionale dal nazifascismo, un evento che è patrimonio condiviso della nostra storia e della nostra cultura e che, a distanza di 72 anni, nessuno può o deve dimenticare, né tanto meno usare in maniera strumentale e divisiva”.
“Una grande ricchezza – ha aggiunto la presidente Porzi – fatta di valori come la partecipazione, la solidarietà, la democrazia e la socializzazione, che devono essere la base della nostra Nazione, fin troppo caratterizzata da divisioni e contrapposizioni. Fermo restando i valori della memoria condivisa, le tragedie, i massacri e gli anni bui, è quanto mai necessario dunque superare qualsiasi divisione e uso strumentale della memoria e dei fatti, lavorando invece per l’unità e la coesione perché – conclude la Porzi – come diceva l’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini, ‘è meglio la peggiore delle democrazie della migliore delle dittature’”.