File su file di persone esasperate davanti agli uffici postali di Narni, nessuno escluso: con la pioggia e il freddo, in piedi. Le proteste si susseguono da giorni, ed hanno portato il testimone dei disagi il sindaco Francesco De Rebotti e poi anche le associazioni dei consumatori. Ma una volta è il sistema informatico che fa le bizze, un’altra perché manca qualche unità del personale, ed il lavoro fa meno veloce, fatto sta che le file rimangono. Dice Piero Fiordi, già consigliere comunale: “E’ una vergogna che un Ente come quello delle Poste Italiane non abbia messo in piedi una organizzazione per facilitare l’accesso agli Uffici Postali; fanno fare la fila fuori con conseguenti discussioni di chi arriva prima e chi dopo, non c’è nemmeno un numeratore che organizzi le fila come nei supermercati”. Tra l’altro in locali come quello di Narni sarebbe possibile far entrare tutti all’interno dello stabile che una volta ospitava addirittura un albergo. A Narni Scalo invece è che quel modulo scelto è piccolo, troppo piccolo per una popolazione di oltre diecimila abitanti. Sarebbe da raddoppiarlo specie adesso che le Poste vogliono fare concorrenza alle banche.