“Un angelo in carne ed ossa, di grande nobiltà d’ animo e stupenda umiltà, squisita sollecitudine e umanità”.
E’ il giudizio dato dalle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto in riferimento a Luca Attanasio il giovane ambasciatore italiano in Congo ucciso oggi in un agguato.
L’ambasciatore si era attivato, lo scorso settembre, per il rimpatrio in Italia della suora missionaria Annalisa Alba, colpita dal covid-19 e in gravi condizioni di salute. Fu assistita con la massima cura fino al ricovero allo Spallanzani di Roma dal quale è stata successivamente dimessa, essendo guarita.
Per le suore di Spoleto “”è stato bello ed edificante constatare quanto sia efficace il lavoro indefesso e onesto di tanti lavoratori dello Stato che, senza clamore, ma nella quotidianità svolgono il proprio servizio con passione e dedizione”.
Anche il comune di Spoleto si è associato al cordoglio per la morte dell’ambasciatore Attanasio.
In un comunicato si ricorda che “Il 29 settembre scorso l’ambasciatore Attanasio era venuto in visita a Spoleto per incontrare le suore della Sacra Famiglia di Spoleto a seguito del rimpatrio di Suor Annalisa Alba, missionaria da anni in Congo rientrata in Italia dopo un peggioramento delle condizioni di salute a causa del Covid-19.
L’ambasciatore, che le suore vollero ringraziare incontrandolo di persona, venne insieme alla moglie Zakia Seddiki, presidente onorario dell’associazione Mama Sofia.
Era un uomo dalle doti umane straordinarie, un diplomatico giovane e molto capace – ha affermato il sindaco di Spoleto Umberto de Augustinis. Era anche un amico della nostra comunità, come testimoniato dalla sua recente visita a Spoleto. Ci uniamo al cordoglio nazionale per questo terribile attentato che ha causato la morte anche del carabiniere Iacovacci”.