Angela da Montegiove, Rita da Cascia, Vanna da Orvieto, Cecilia da Perugia, Chiara da Montefalco, Colomba da Rieti: queste le celebri mistiche umbre di cui vengono ricostruite storia, aneddoti e leggende nel manoscritto, originariamente pubblicato nel 1928, “Le mistiche umbre” di Maria Luisa Fiumi.
Le biografie delle mistiche, vissute in epoca medioevale, sono tracciate con passione dall’autrice che arricchisce il testo di una nutrita bibliografia, a sottolinearne il valore storico. Fiumi fa risaltare il significato spirituale e l’umanità di ognuna di queste vite attraverso il racconto di antiche leggende.
“Per ognuna delle figure che ho voluto rievocare si potrebbe scrivere un dramma spirituale, un poema, un romanzo: data l’indole del mio lavoro ho dovuto limitarmi, invece, a fissarne il carattere con linee sintetiche – spiega l’autrice – senza pretendere di scoprire nuovi documenti ho attinto, però, alle sorgenti che mi sono apparse più pure. L’agiografia medioevale donde i nostri artisti tolsero ispirazione per i loro capolavori è eccessivamente ricca: il difficile è scegliere. Si può dire che la fantasia popolare del medioevo sia stata nutrita principalmente dall’arte trovadorica e dalle leggende dei santi: leggende che sono una visione poetica di storia ed alle quali bisogna avvicinarsi con l’anima aperta al bello, pronta alla vibrazione, sgombra dalla critica mentalità moderna, cercandovi non il documento, ma il significato umano.”