Quello post covid sarà un turismo slow che rilancerà l’Umbria del sud anche come elemento strutturale dell’offerta regionale. È stato detto questa mattina ad Amelia in occasione della presentazione, nel piazzale del Rio Grande, fatta dal coordinatore del progetto Federico Rubini, del circuito “Le Terre dei Borghi Verdi”, un progetto sostenuto dalla Regione e che mette insieme 17 comuni del territorio ternano (Acquasparta, Alviano, Amelia, Attigliano, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Narni, Otricoli, Penna in Teverina, San Gemini, Stroncone e Terni).
Per la prima volta “Le Terre dei Borghi Verdi” unisce le principali realtà in una sinergia incentrata su natura e ambiente per promuovere il territorio nel suo complesso, mettendo in mostra anche arte, cultura e storia delle città, dei paesi e dei borghi del ternano.
“Partiamo dal Rio Grande, ha detto il sindaco di Amelia Laura Pernazza, che è un simbolo della bellezza paesaggistica dell’Umbria da scoprire e valorizzare per la rinascita e il rilancio del turismo umbro e nazionale”.
L’assessore regionale Paola Urbani in collegamento da Perugia ha rivolto un plauso al progetto “che – ha sottolineato – punta a recuperare il tempo perduto a causa della pandemia e a interpretare quei processi di cambiamento che essa ha accelerato. Per questo c’è oggi più che mai bisogno di una comunicazione strategica che sia in grado di promuovere l’Umbria nella sua integrità e su questo la Regione sta facendo la sua parte”.
Anche il vice sindaco di Terni Andrea Giuli ha parlato di scommessa vincente.
“Una scommessa – ha ricordato – avviata già diversi anni fa e che oggi, grazie a questo progetto che mette insieme 17 comuni, prosegue e raccoglie il testimone per fare una vera rivoluzione”.
“Le Terre dei Borghi Verdi” potrà coniugare natura, benessere e salute. Mogol, testimonial del progetto e presente stamattina al Rio Grande, ha infatti annunciato la prossima realizzazione di un centro di ricerca sulla salute alla Tenuta dei Ciclamini. “Studierà – ha detto – grazie ad un gruppo di medici, il funzionamento del sistema immunitario e le sue correlazioni con i problemi legati alla salute. Se il nostro sistema di difesa funziona, noi non ci ammaliano. Farlo in Umbria – ha poi spiegato – è la scelta ottimale perché solo qui si può costruire il connubio natura-salute. L’Umbria è il giardino d’Europa”.
Piergiorgio Oliveti, segretario generale di Cittaslow, ha infine sottolineato l’importanza di un turismo lento, “che non vuol dire fermo – ha spiegato – ma invece in grado di interpretare nuove esigenze e necessità del turista ma anche dell’uomo di oggi”.