La nostra lettrice Bruna C. ci scrive una lettera in cui ripercorre la sua personale odissea in seguito ad una causa intentata contro di lei da un vicino di casa per l’uso di una piccola area di appena 16 metri quadrati, area coltivata con piante ornamentali. Si tratta di un terreno demaniale, in pendenza. Ci sono voluti 10 anni per avere una sentenza.
La signora Bruna racconta la storia che l’ha vista protagonista, suo malgrado.
Si tratta di una singolare causa promossa per vanto di usucapione di un terreno demaniale nel piccolo paesino di Giuncano in ValdiSerra!
Il tutto risale a ben dodici anni fa, ovvero al 2004 quando il Comune di Terni, previa deliberazione di sdemanializzazione di una porzione della strada pubblica, aveva alienato ad un cittadino ( anche, a permuta con altro suo terreno al fine di allargare la stessa sede stradale pubblica in altro lato), un piccolo tratto di strada pubblica dismesso prospiciente l’immobile di proprietà privata di quest’ultimo, sia perché frontista con ben due accessi, sia perché dimostrato di averlo sempre goduto e coltivato da oltre 20 anni.
Nel 2006, altro cittadino proprietario di altro immobile, addirittura, posto al lato opposto a quello interessato, vantava azione di usucapione dello stesso terreno pubblico, peraltro, dopo che gli era stata denegata la sua richiesta di vendita avanzata, nello stesso anno, al Comune di Terni .
Si coglie l’occasione per informare che, lo stesso cittadino, nello stesso anno, per lo stesso terreno e per uguali motivazioni, presentò, persino, un ricorso al Tar – Umbria contro il Comune di Terni;
naturalmente totalmente respinto seppur, in tempi sostanzialmente più brevi!
Si badi bene, che parliamo, di un’area di appena 16 mq. con una pendenza pari al 20% sempre destinato a giardino con alberi e piantagioni ultra trentennali!
Altro uso non era e non è, materialmente possibile! Da qui, anche, l’irrisorietà della causa promossa!
Una causa civile, quella promossa da un pensionato ultrasettantenne, avanti al Tribunale di Terni, durata ben 10 (dieci) anni con numerosissime udienze e svolgimento di altrettante prove documentali e testimoniali!!!!!
Infatti il Tribunale di Terni ha depositato la sua sentenza, solo nel mese di giugno scorso (2016) con il totale rigetto della domanda di usucapione!
Orbene, al di là delle numerose motivazioni esternate dal Giudice a sostegno del suo rigetto da cui la sentenza risulta veramente lapidaria, quali:
– la mancanza dell’animus rem sibi habendi ovvero l’intenzionalità all’uso ….
– Il riferimento alla natura del bene (terreno demaniale), alla sua destinazione, alle utilità che esso è capace di procurare al richiedente…
– L’esclusione, persino, della situazione possessoria anche sotto l’aspetto dell’animus,,,
– La comprovata richiesta d’acquisto da parte del ricorrente al Comune addirittura appena prima della proposizione del giudizio…
– La mancanza di porte finestre o luci sul suo immobile (ovvero solo una parete, cosi detta, cieca), lato prospiciente il terreno in questione….
– L’accesso indiretto al terreno di cui trattasi ovvero transitando, soltanto dalla e per la pubblica via…
– Le irrilevanti attività effettuate in loco e comunque, sempre in assenza del legittimo proprietario costretto, sempre, a presentare querele contro ignoti per intrusione in proprietà privata e danneggiamenti!,
di rilevante importanza è l’assunto che, il terreno di cui il cittadino vantava l’usucapione, era fino al 2004, quindi in fase dell’ipotetico uso vantato dal ricorrente stesso e comunque fino alla sua sdemanializzazione, assolutamente
DEMANIALE ovvero di uso pubblico!
Orbene, se dottrina e giurisprudenza danno certezza giuridica laddove stabiliscono il principio cardine che il Demanio non è usucapibile, perché il Tribunale ha perso ben dieci anni di tempo e soldi pubblici con altrettanto spreco a carico del cittadino/proprietario resistente?
Questo è uno dei tanti esempi come, scadenti cittadini usino la giustizia a proprio uso e consumo con i soldi della comunità e come la magistratura non punisca aspramente ed immediatamente, senza attendere ben dieci anni, chi la usa impunitamente! Questa è la nostra giustizia! In un paese civile, questo, non deve accadere!