Un libro e un compact disc per i 100 anni dalla scomparsa di Stanislao Falchi.
Due opere sono state presentate questa mattina nella sala Paolo Candelori di Palazzo Montani Leoni, sede della Fondazione Carit.
Si tratta del volume “Stanislao Falchi e la Roma musicale della Belle Epoque” di Silvia Paparelli, (edizioni Lim – Lucca) e del Cd “Ore poetiche” (musiche di Stanislao Falchi, ed. Da Vinci Classics – interpreti: Rosa Ricciotti, soprano; Sim Mo Kang,tenore; Gian-Luca Petrucci, flauto; Paola Pisa, pianoforte; Marco Francescangeli, attore).
Presenti all’evento Luigi Carlini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Ugo Giani, editore, Gian Luca Petrucci, professore emerito del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, Silvia Paparelli, autrice del volume.
“Una delle mission della Fondazione Carit – ha dichiarato il presidente della Fondazione Carit, il professor Luigi Carlini – è quella di valorizzare al meglio le eccellenze culturali del territorio. Stanislao Falchi non lo scopriamo certo oggi, ma la sua opera va sempre coltivata e apprezzata. Per questo quando ci è stato proposto di far parte di questo progetto, non abbiamo esitato, visto che stiamo parlando di un nome che ha portato Terni nel panorama nazionale e internazionale della musica, anche come cittadino benemerito della nostra città”.
“Ringrazio la Fondazione per aver consentito alla storia di Falchi e delle sue musiche – ha spiegato l’autrice Silvia Paparelli – di avere ancora la giusta attenzione. Eventi come questi sono utili anche per ricollocare il territorio ternano rispetto a quanto ha proposto e può proporre per valorizzare al meglio la propria cultura e le proprie eccellenze”.
Silvia Paparelli è dal 2001 docente di Storia ed Estetica della Musica all’Istituto superiore di Studi musicali “Briccialdi” di Terni. Pianista e musicologa, si occupa anche di produzione, divulgazione, organizzazione musicale.