Il giudice di Terni per le udienze preliminari Barbara Di Giovannantonio ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, con rito abbreviato, sei persone, tra dirigenti e preposti alla produzione (all’ epoca dei fatti) di Acciai speciali Terni, nell’ ambito del procedimento aperto dopo la morte di Gianluca Menichino, l’ operaio 35enne morto il 9 gennaio 2018, a sei mesi da un incidente sul lavoro avvenuto in fabbrica il 10 luglio del 2017.
Omicidio colposo il reato contestato a tutti i condannati, tra cui figurano anche l’ allora direttore dello stabilimento, il direttore della produzione e il responsabile della produzione a freddo inox.
Sono stati invece assolti “per non aver commesso il fatto” tre capiturno preposti alla manutenzione degli impianti.
Il giudice ha accolto la richiesta dell’ accusa, sostenuta in aula dal pubblico ministero Elena Neri, concedendo agli imputati condannati, oltre alla riduzione della pena in virtù del rito abbreviato, le attenuanti generiche e la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale.
I famigliari della vittima non si erano costituiti parte civile.
I legali dei condannati hanno annunciato che valuteranno il ricorso all’appello dopo il deposito delle motivazioni della sentenza.
Gianluca Menichino era stato travolto da un rotolo di acciaio pesante circa 20 tonnellate, mentre era impegnato a muoverlo con l’ aiuto di un carroponte, all’ interno del reparto a freddo Pix1 dell’ acciaieria.
AST: È MORTO GIANLUCA MENICHINO
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